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80 anni di romancio quale lingua nazionale

Ottant'anni or sono - era il 20 febbraio 1938 - il romancio venne dichiarato, con il 92% di sì espressi da una votazione popolare, quarta lingua nazionale della Svizzera. La Lia Rumantscha (LR) chiede il riconoscimento di tutta la Svizzera quale territorio di questa quarta lingua e richiama la Confederazione a una maggiore osservanza dei suoi doveri.

A tale scopo LR, nella sua veste di organizzazione mantello delle associazioni linguistiche e culturali romance, ha organizzato oggi a Berna un incontro per ricordare l'anniversario e guardare al futuro, alla Svizzera come a una totalità.

Secondo Johannes Flury, presidente della LR, almeno un terzo della popolazione romancia vive oggi al di fuori della tradizionale area di diffusione della lingua. La Svizzera nella sua totalità dovrebbe perciò essere considerata come "area della quarta lingua nazionale e le misure di promozione dovrebbero tener conto di questa
circostanza".

Il romancio contribuisce alla particolare identità della Svizzera, ha sostenuto Mario Cavigelli, presidente del Governo retico. Ha richiamato un'affermazione dello scrittore Peter Bichsel, secondo cui le Svizzere e gli Svizzeri sarebbero dell'opinione che il quadrilinguismo sia come una specie di "proprietà collettiva". I cittadini medi non sarebbero singolarmente in grado di parlare le quattro lingue, ma gli Svizzeri in quanto entità collettiva lo possono fare.

La Svizzera - ha affermato Cavigelli - concepisce sé stessa quale nazione che consente e incentiva la coesione del Paese e delle persone, conferendo, all'insegna del rispetto, un posto importante a tutti i gruppi di popolazioni autoctone e alle loro lingue e lasciando così spazio all'individualità e alla molteplicità".

Da parte sua Martin Gabriel, segretario generale della LR, ha approfondito con l'attrice Annina Sedlácek di Sent i compiti della comunità di lingua romancia. Cosa si fa per contrastare efficacemente la regressione della lingua? La Confederazione e il Canton Grigioni adempiono in modo sufficiente gli obblighi che la Legge sulle lingue impone loro? Quali sfide la Lia Rumantscha dovrà affrontare nei prossimi anni?

In sostanza il romancio, con la collaborazione di tutti gli attori, intende dare anche in futuro il suo contributo alla pluralità della Svizzera. Da un lato dovrebbe essere garantita, nella sua area d'origine, la continuità del suo uso e della sua promozione, nonostante le varie evoluzioni quali le fusioni dei Comuni o la 
diminuzione della popolazione. Dall'altro lato avrebbe urgentemente bisogno di ulteriori mezzi finanziari da parte della Confederazione per creare una rete di offerte atte a stimolare anche le romance e i romanci della cosiddetta diaspora a curare e tramandare la loro lingua.

Redazione 150
Keystone-ATS
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