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Arosa rinuncia ai fuochi in nome degli animali

Il Comune di Arosa ha deciso di rinunciare ai tradizionali fuochi d'artificio del 1° agosto per "rispetto" verso l'orso Napa, arrivato una settimana fa nel Bärenland della località grigionese. La decisione ha già sollevato critiche.

"Arosa, l'amore per gli animali vince sul patriottismo." Titola così l'articolo apparso oggi sul quotidiano grigionese Südostschweiz ("Arosa setzt auf Tierliebe statt auf Patriotismus") che riporta diversi commenti di lettori e abitanti del paese dal tono critico verso la decisione del Comune. Annullare lo spettacolo pirotecnico per la festa della Confederazione significa, infatti, abbandonare una tradizione quasi cinquantennale, scelta non da tutti condivisa.

La decisione nasce da una richiesta dell'associazione Arosa Tourismus su input dell'organizzazione animalista internazionale Vier Pfoten (Quattro zampe), incaricata del trasporto dei cinque orsi (Napa è il primo) che troveranno rifugio nel parco di Arosa, il quale aprirà ufficialmente i battenti il primo weekend di agosto.

"Si è deciso di rinunciare ai fuochi per il benessere dell'animale", spiega nell'articolo Pascal Jenny, direttore dell'Ufficio turistico e presidente della fondazione Arosa Bären, aggiungendo che l'idea era già stata presa in considerazione altre volte pensando al benessere di cani e gatti.

In cerca di un'alternativa per il 1° agosto

Il 1° agosto è il culmine nel calendario delle manifestazioni di Arosa, si legge in una nota dell'ufficio turistico, e sarebbe bello elaborare un concetto alternativo ai fuochi d'artificio per i festeggiamenti. Non solo per l'orso Napa e per il Bärenland ma per i tanti animali, sia selvatici che domestici, che popolano Arosa.

Con questa rinuncia si vuole aprire una discussione, aggiunge Jenny, "invitando tutti ad avere un occhio di riguardo per la natura ma anche a proporre idee creative per dar vita a una nuova tradizione nell'ambito dei festeggiamenti del 1° agosto, con l'obiettivo di diventare magari la prima località turistica della Svizzera completamente senza fuochi d'artificio".

Il Comune sta infatti discutendo la possibilità di rinunciare ai fuochi anche nei prossimi anni. Tuttavia, "l'interesse dei turisti e della popolazione è al primo posto - commenta Jenny nell'articolo -, per cui se sentiranno la mancanza dei fuochi si dovrà valutare se riproporli in futuro".

Redazione 150
Keystone-ATS
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