Il Cantone non vuole mettere le briglia a Airbnb
L'incarico "Airbnb", inoltrato dalla frazione socialista del Gran Consiglio retico, è stato respinto dalla maggioranza dei deputati. La mozione mirava all'elaborazione di un rapporto sull'impatto delle piattaforme digitali di prenotazione per le locazioni a breve termine.
Lo studio avrebbe dovuto permettere di capire se e quanto i sistemi digitali di prenotazione di appartamenti di vacanza, tipo Airbnb, possono influire sulla disponibilità di abitazioni primarie nei Grigioni. L'analisi avrebbe anche dovuto fornire indicazioni sul valore aggiunto che questi tipi di alloggi assicurano al turismo e all'economia in generale. Oppure avrebbero eventualmente messo in guardia sugli eventuali danni che questi esercitano nei confronti del settore alberghiero. L'incarico chiedeva inoltre di predisporre, qualora necessario, delle "misure di protezione delle abitazioni primarie e del valore aggiunto turistico".
Nelle loro prese di posizione, le frazioni borghesi UDC, PLR e Centro si sono espresse contro eventuali misure a livello cantonale perché avrebbero potuto nuocere a queste moderne forme di pernottamenti in un cantone a vocazione turistica come quello dei Grigioni.
Pur proponendo l'approvazione della mozione socialista, il Governo ha spiegato che delle ricerche su questo fenomeno sono già in fase di attuazione. L'Ufficio dell'economia e del turismo dei Grigioni sta già collaborando con l'Istituto per il turismo e il tempo libero (ITT) della Scuola universitaria professionale dei Grigioni.
L'incarico "concernente Airbnb", inoltrato dalla prima firmataria Franziska Preisig (PS, Engadina Alta), è stato respinto da 84 parlamentari, approvato da 30, mentre 2 si sono astenuti in un consesso di 120 membri.
