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La Regione Moesa chiede un ulteriore sforzo

COVID – 19: informazioni dello Stato Maggiore (SM) Regione Moesa


Lo SM Regione Moesa richiama l'attenzione di tutti sull'importanza della responsabilità individuale. Complice anche la temperatura di questi ultimi giorni, decisamente sopra la media, la problematica degli assembramenti in alcuni luoghi pubblici della regione così come il mancato rispetto delle direttive e dei piani di protezione obbligatori in alcune strutture di ristorazione stanno creando discussioni.
Lo SM Regione Moesa è consapevole dei sacrifici profusi in queste settimane dalla popolazione, alla quale si chiede un ulteriore sforzo in termini di pazienza, tolleranza e disciplina. In questo momento mantenere alta la guardia è fondamentale ed è un ulteriore sforzo collettivo.

 

Ripresa di funzioni e incontri religiosi

A partire dal 28 maggio il Consiglio federale allenta un altro provvedimento: sarà nuovamente possibile celebrare funzioni e manifestazioni religiose in qualsiasi forma, a condizione che siano tenuti elenchi dei presenti, rispettate le regole di igiene e di comportamento e che ci siano dei piani di protezione. I piani di protezione sono in fase di allestimento.

 

SECO, graduale abbandono delle misure COVID

Nella riunione del 20 maggio 2020 il Consiglio federale ha approvato un finanziamento aggiuntivo all’assicurazione contro la disoccupazione. Inoltre ha deciso di procedere al graduale abbandono delle misure COVID dell’assicurazione contro la disoccupazione di pari passo con il progressivo riavvio dell’economia.
Senza un rapido intervento di finanziamento aggiuntivo, a fine 2020 l’AD presenterà un debito stimato a più di 16 miliardi di franchi. In tal caso scatterebbe il freno all’indebitamento previsto dalla legge e l’assicurazione contro la disoccupazione sarebbe tenuta a procedere a una revisione della legge in vista di una stabilizzazione finanziaria e ad aumentare le trattenute sui salari di almeno 0,3 punti percentuali già nel 2021. Nella difficile situazione attuale il Consiglio federale vuole prevenire una simile eventualità e garantire che l’assicurazione contro la disoccupazione continui a svolgere la sua funzione di stabilizzatore congiunturale. Di conseguenza la Confederazione si assumerà i costi dell’indennità per lavoro ridotto per l’anno in corso. L’Esecutivo ha inoltre proposto al Parlamento un credito aggiuntivo straordinario di 14,2 miliardi di franchi. Le misure hanno contribuito a mantenere posti di lavoro, a preservare i redditi e a garantire i pagamenti alle aziende colpite nei tempi più brevi possibili e senza lungaggini burocratiche.
Le misure disposte nell’ambito del diritto di necessità verranno ritirate gradualmente in concomitanza con le fasi di allentamento e di riavvio dell’economia.

  • Il diritto straordinario al lavoro ridotto per le persone con funzione analoga a quella del datore di lavoro e i loro coniugi o partner registrati sarà revocato per la fine di maggio, pressoché in corrispondenza con la fine delle misure adottate in relazione alla COVID-19 per le perdite di guadagno dei lavoratori indipendenti direttamente o indirettamente interessati che sono giunte a termine il 16 maggio 2020.
  • Allo stesso tempo sarà revocato anche il diritto al lavoro ridotto per gli apprendisti, affinché possano riprendere rapidamente la formazione.
  • Verrà inoltre reintrodotto il termine di preannuncio, che era stato abrogato nell’impossibilità di prevedere le future restrizioni imposte alle aziende. Oggi le misure del Consiglio federale sono note e il loro impatto è più facilmente prevedibile. Le aziende potranno quindi di nuovo effettuare il preannuncio nel rispetto del termine stabilito. Le aziende per le quali il lavoro ridotto è già stato approvato non dovranno presentare una nuova domanda in seguito a questo adeguamento.

Le altre misure relative al diritto di necessità termineranno come previsto il 31 agosto 2020, allo scadere della durata di applicazione dell’ordinanza sulle misure nel settore dell’assicurazione contro la disoccupazione riguardo al coronavirus (COVID-19). Le aziende potranno continuare a ricorrere allo strumento del lavoro ridotto dovuto al coronavirus per mantenere i posti di lavoro.
Lo SM Regione Moesa rinnova l'appello alla responsabilità individuale e a mantenere alta l'attenzione sulle regole di comportamento. Il rispetto di queste misure permette di non rendere inutili gli sforzi fatti finora dalle autorità sanitarie, dalle istituzioni, dai lavoratori, dagli over 65, dalle aziende e dalla grande maggioranza della popolazione.
La presente informazione è pubblicata in forma elettronica sul sito della Regione Moesa e sul sito dei Comuni.

Redazione 150
Stato Maggiore (SM) Regione Moesa
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