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Ben 7 nascite a Poschiavo durante il lockdown

A causa della pandemia da Covid 19, in tutta la Svizzera durante il lockdown sono stati spostati gli interventi chirurgici ed elettivi considerati non urgenti. I tagli cesari e i parti naturali hanno invece potuto svolgersi normalmente. Nonostante la difficile situazione, il reparto maternità del Centro sanitario Valposchiavo ha registrato ben sette nascite durante il mese di aprile. A tutela della sicurezza delle partorienti l’Ospedale San Sisto ha preso delle severe, ma più che giustificate precauzioni: durante i controlli ambulatoriali, a partire dal 14 marzo, la presenza del partner è stata vietata, mentre durante il parto, per garantire un supporto psicologico - ma anche per vedere il proprio figlio o la propria figlia nascere – il consorte ha potuto essere presente (questo, però, non in tutti gli ospedali svizzeri). L’uso delle mascherine è stato introdotto da subito, sia per la partoriente che per il personale sanitario, così come l’igiene delle mani. Obbligatorio anche l'uso dei guanti, se la visita premetteva il contatto con la persona stessa. In caso di positività di una partoriente al Covid 19, è stata predisposta una camera d’isolamento. Sono inoltre state definite delle direttive interne ben precise riguardo la gestione della partoriente dall’entrata in ospedale fino alle sue dimensioni, ciò in esecuzione alle normative poste in atto sia dall’Ufficio federale della sanità pubblica e dall’Ufficio dell’igiene pubblica dei Grigioni. La torre Sassalbo è stata riservata solo per le partorienti e, in via precauzionale, per evitare la promiscuità tra i collaboratori attivi in differenti reparti (acuto, geriatria e Covid-19) è stato potenziato il personale infermieristico.  Altra misura molto importante adottata, il blocco totale delle visite. Decisione, quest’ultima, che ha contribuito a conferire la necessaria tranquillità sia ai neo genitori che allo stesso neonato, ma anche tra il personale. Un notevole beneficio per la famiglia, non disturbata dal continuo andirivieni di parenti e amici, che ha potuto pertanto beneficiare di quell’armonia che solitamente non può instaurarsi in quanto spesso interrotta dalla numerose visite. Le ostetriche si sono inoltre prodigate affinché venisse garantito alle mamme il raggiungimento della necessaria autonomia prima delle dimissioni, in considerazione del fatto che l’attuale situazione non permetteva le regolari visite a casa dell’infermiera pediatrica. In questo contesto si è pure provveduto ad organizzare una bilancia presso il domicilio di ogni neo mamma, così da poter provvedere a pesare il neonato in modo autonomo. A questo proposito le ostetriche dell’OSSP ringraziano tutte le famiglie che hanno messo a disposizione le bilance per le mamme e i loro piccoli pargoli. Lo slogan contro il coronavirus “andrà tutto bene”, calza a pennello per quello che riguarda il reparto maternità dell’Ospedale San Sisto di Poschiavo, perché, fino ad ora, si può proprio dire che è veramente e fortunatamente andato tutto bene.

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Redazione 150
Nadia Garbellini Tuena
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