Più controlli: blocchi di polizia nel Moesano
(ats) Nei Grigioni si fa sul serio per far rispettare le direttive contro la pandemia di Coronavirus. In Calanca, oltre ai blocchi di polizia in zone strategiche, a presidiare la valle sono impegnati pompieri e forestali. E chi sgarra rischia la denuncia in Procura.
Controlli sulla A13 da una parte e l'altra del San Bernardino e, ancora, lungo le strade della Regione: si preannuncia un venerdì di passione nel Moesano. Da ieri mattina l'imbocco della strada che porta in Calanca è presidiato da tre furgoni e due auto di polizia: l'importante dispositivo al bivio di Grono è volto a impedire l'afflusso di turisti della montagna alla vigilia delle festività pasquali.
Nel mirino non vi sono tuttavia solo i turisti di giornata. Come confermano a Keystone-ATS le autorità locali si intende infatti limitare l'accesso alle case secondarie.
Il soleggiamento degli scorsi giorni con la scarsità di precipitazioni ha fatto scattare anche il divieto assoluto di accendere fuochi all'aperto, nella Regione Moesa come nel vicino Canton Ticino. La grigliata in famiglia, o fra amici, può insomma costare molto cara non solamente per il divieto di assembramento per gruppi con più di cinque persone, sia nello spazio pubblico che in quello privato. E per chi è colto in flagrante partono le denunce direttamente in Procura con il rischio dell'apertura di un procedimento penale.
Come gli inviti a restare a casa, a spostarsi unicamente per motivi urgenti, a non assumersi rischi nel praticare lo sport: si tratta di limitazioni della libertà individuale, importanti per scongiurare il rischio di un sovraccarico delle strutture sanitarie. Sacrifici considerevoli chiesti alla popolazione dal Cantone e dai Comuni di cui le autorità stesse si dicono consapevoli, come dimostra l'iniziativa presa in questi giorni dal Municipio di Rossa. "Abbiamo voluto omaggiare ogni economia domestica con una colomba pasquale", dichiara a Keystone-ATS il sindaco Graziano Zanardi.