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Grossi cambiamenti nelle prescrizioni della pesca

Oggi la pesca pone in primo piano la conservazione della fauna ittica e dei suoi habitat. Per raggiungere questi obiettivi, gli adeguamenti richiesti dalla legge in tutti i settori dell'economia idrica dovranno essere per quanto possibile avviati e attuati in tempi brevi. Insieme all'Ufficio per la caccia e la pesca (UCP) i pescatori compiono questo passo nel settore dell'esercizio della pesca. Essi sono disponibili a prendere in considerazione anche regole incisive in materia di pesca a favore di una pesca sostenibile nei Grigioni.

Dall'ultima revisione totale delle prescrizioni per l'esercizio della pesca (PEP) avvenuta nel 2002 sono state svolte complessivamente cinque revisioni parziali. Circa quattro anni fa l'UCP ha preso la decisione di sottoporre le disposizioni vigenti in materia di pesca a un esame approfondito e di svolgere preparativi in vista di una revisione totale delle PEP nel 2020.

Novità nei settori delle lunghezze di cattura e dei limiti di catture stagionali
Le prescrizioni per l'esercizio della pesca sottoposte a revisione totale si fondano sulle più recenti evidenze nei settori dell'ittiologia e dell'ecologia e sono state elaborate con il coinvolgimento dei pescatori. La modifica più importante per la pesca grigionese riguarda le disposizioni relative alle lunghezze di cattura per trote fario e trote di lago. In funzione della crescita dei pesci (maturità sessuale), dell'altitudine a cui è situato il corpo d'acqua, dell'offerta di cibo, delle dimensioni del corpo d'acqua, del tasso di frega naturale, della pressione esercitata dalla pesca e di ulteriori fattori, per ciascun corpo d'acqua viene determinata e stabilita una lunghezza di cattura adeguata. Così si intende fare in modo che gli animali che depongono le uova, e che quindi sono importanti per la natura, vengano protetti in maniera sufficiente. A tale scopo non vengono determinate solo lunghezze minime di cattura, bensì ove necessario anche finestre di cattura (finestra di cattura ammessa ad es. tra 26 e 34 cm). Le finestre di cattura vengono introdotte soprattutto per corsi d'acqua. Se con la lunghezza minima di cattura vengono protetti soprattutto gli animali che depongono le uova per la prima e per la seconda volta, la finestra di cattura garantisce che vengano risparmiati anche pesci di grandi dimensioni, molto preziosi sotto il profilo riproduttivo. Seguendo questo approccio ancora poco utilizzato in Svizzera per la pesca delle trote, i Grigioni imboccano un percorso nuovo. Quale misura di protezione aggiuntiva, nei torrenti e nei fiumi viene introdotto un limite di catture stagionale di 60 pesci per pescatore. In tal modo si intende dare un segnale a favore di uno sfruttamento moderato delle risorse ittiche nei corsi d'acqua.

Semplificazioni volte a valorizzare la pesca grigionese
Le modifiche delle prescrizioni per l'esercizio della pesca non contengono solamente condizioni più severe a carico dei pescatori, bensì anche agevolazioni finalizzate a rendere la pesca più interessante, in particolare per pescatori giovani e principianti. Con l'inizio dello scioglimento delle nevi, oltre alle quantità di deflusso in numerosi corpi d'acqua aumenta anche l'intorbidimento, il quale risulta svantaggioso per l'esercizio della pesca. Anticipando l'apertura della stagione di pesca nel Reno anteriore da Ilanz e nel Reno posteriore dallo sbocco dell'Albula (finora: Reno alpino e corso inferiore della Landquart) già al 1° febbraio, si tiene conto in particolare dell'esigenza espressa dai pescatori di poter pescare in determinati fiumi di valle prima che la neve inizi a sciogliersi. Le esperienze maturate dimostrano che un'apertura anticipata permette anche di distribuire meglio la pressione dovuta alla pesca su tutta la stagione e di realizzare un maggior numero di catture nei mesi estivi. Inoltre la stagione di pesca nei Grigioni viene prolungata fino al 31 ottobre. In particolare ciò comporta la possibilità di pescare anche in autunno in numerosi laghi situati nei Grigioni.
Con le nuove prescrizioni per l'esercizio della pesca vengono inoltre aboliti i giorni di protezione per tutti i corpi d'acqua. Questa misura può essere motivata con il fatto che una regolamentazione più severa riguardo alle lunghezze di cattura e al numero delle catture permette di garantire uno sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche in maniera migliore rispetto ai giorni di protezione. Mentre in passato la pesca in corsi d'acqua era ammessa solo di martedì, giovedì e nei fine settimana, ora sarà ammessa nel corso di tutta la settimana.

Redazione 150
Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni
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Commenti  
#1 roger ammann 18.12.2019 15:50
Ottime scelte in favore dei pesci e non come al solito per il cestino dei pescatori.
Mancano commenti sulla pesca del temolo, importante risorsa di licenze di pesca in Engadina.

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