Podcast: Cosa si mangiava nel '500?

06 Settembre 2024

L’America è stata scoperta da pochissimo tempo, quindi i prodotti del Nuovo Mondo come il mais, la patata e il pomodoro non sono ancora diffusi in Europa. Che cosa si mangiava in quell’epoca senza questi alimenti che noi consideriamo importantissimi? Un podcast realizzato daJan Balzarolo, Soraya Cabassi, Leony Dix, Alan Giuliani, Enrico Micheletti, Rodrigo Teixeira.

Lo stile di vita dell’epoca

Lo stambecco

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Cosa sono le tre leghe

Pranzo rinascimentale... anche se fa freddo!

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Un sabato di emozioni e buona musica

29 Giugno 2025

Il cuore del festival Openair Cavaglia ha visto nella serata l’esibizione dei mitici Tamara con il consueto travolgente repertorio rock formato sia da cover di grande impatto sia da esplosivi brani originali in dialetto. Le emozioni si sono dispiegate con il sound camuno-irlandese dei Luf con alcuni dei loro successi, seguiti dal sound balcanico del Balkan Oriental Quartet.

Alta l’affluenza del pubblico per fare musica, ascoltarla e per mangiare cibo di qualità e bere bene grazie ai ristoranti e ai bar che hanno servito gustosi pasti, birra e cocktail fino a tarda notte.

La musica non si è mai fermata: ancora nel cuore della notte la Dj Tent ha distribuito buona e variegata musica, mentre la jam session capitanata dagli Alba ha coinvolto alcuni dei musicisti delle altre band.

Nella giornata si sono susseguite le performance musicali ( Dominique Hunziker, Zeltia, Bea Schneider & Thomas Rohrer in un concerto sul battello), gli spettacoli come i balli irlandesi e lo spettacolo col fuoco, i workshop ( improvvisazione teatrale con Lina, circle singing con Bea Schneider) e le numerose attività in programma, dallo yoga alla gita in battello sul lago.

Diego Giacometti al Museo d`Arte dei Grigioni

29 Giugno 2025

Il Museo d'arte dei Grigioni di Coira dedica da ieri fino al 9 novembre un'ampia retrospettiva allo scultore bregagliotto Diego Giacometti (1902-1985). Si tratta della prima al mondo in un'istituzione d'arte dedicata ai mobili da lui disegnati.

Finora Diego - utilizzava solo il suo nome come nome d'arte - è stato esposto solo nei musei di design. Tra le sue opere principali figurano i mobili. "Ora mettiamo il divano in pelle su un piedistallo", ha detto il direttore artistico del museo, Stephan Kunz, durante la presentazione della mostra.

In un museo d'arte bisogna presentare Diego in modo diverso rispetto a un'istituzione di design. "Presentiamo i mobili come opere d'arte", ha spiegato Kunz. Si tratta di "sculture di mobili" nello stile inconfondibile di Diego, con pochi richiami all'Art Nouveau.

L'ultima grande opera
La mostra inizia con il gran finale: nella moderna ala ampliata del museo è esposta l'ultima e allo stesso tempo più grande opera di Diego: enormi lampade e lampadari realizzati nel 1982 per il Museo Picasso di Parigi. Sono esposti, ad esempio, modelli originali in gesso e modelli dei lampadari in metallo fuso.

Oltre alle lampade, Diego ha creato soprattutto tavoli, sedie, vetrine e consolle in metallo. A questi si aggiungono piccoli complementi d'arredo come candelieri e varie sculture. Nella parte storica del museo, la Villa Planta, questi oggetti sono esposti insieme alle opere del padre Giovanni Giacometti e del fratello Alberto Giacometti (1901-1966).

Il successo di Diego Giacometti è iniziato solo dopo la morte del più noto fratello Alberto. Diego è percepito principalmente come assistente del grande Alberto, ha affermato Kunz. "Ora lo presentiamo come artista a sé stante". La retrospettiva traccia un quadro completo dell'artista, del suo sviluppo e del suo modo di lavorare.

L'esposizione, curata dal direttore artistico del museo Stephan Kunz e da Casimiro Di Crescenzo, è nata in stretta collaborazione con il Museo delle arti decorative di Parigi.

Apre l’Openair Cavaglia ed è subito musica

28 Giugno 2025

Salutata dal sole, l’ esibizione della band locale Alba ( Baumann figlio alla chitarra, El Lio al mandolino, Lucrezia cantante e polistrumentista) ha aperto venerdì pomeriggio l’Openair Cavaglia, quest’anno in riva al Lago di Poschiavo, che vedrà, fra oggi e domenica, alternarsi ben 12 band.

Dopo gli Alba il palco ha ospitato il cantautore di lingua francese Onimo accompagnato da un trombettista che ha offerto sonorità particolari utilizzando anche delle vecchie pentole di rame. Sarà poi la volta del rapper romancio Giganto, mentre saranno i messicani Los Orioles a chiudere le esibizioni dal vivo della giornata. La musica però non si ferma e proseguirà fino a tarda ora nella DJ Tent e sul palchetto dedicato alle jam session allestito all'interno della tensostruttura che ospita i tavoli. Sabato l’Openair entrerà nel vivo con una giornata di musica, buon cibo e una serie di attività per bambini e adulti.