Borsa svizzera chiude in calo, SMI -0,68%
Seduta complessivamente in calo per la Borsa svizzera sulla scia della crisi politica in Italia ma pure della guerra commerciale tra USA e Cina. L'SMI ha chiuso con un -0,68% a 8'578.68 punti, l'SPI con un -0,62% a 10'289.04 punti.
Tra le blue chip pesanti i bancari Julius Bär (-1,78% a 58.54 franchi) e Credit Suisse (-1,13% a 15.30 franchi). Da parte sua UBS ha terminato con un -0,59% 15.15 franchi. In forte calo pure i pesi massimi difensivi Nestlé (-1,10% a 75.26 franchi) e Roche (-0,99% a 214.00 franchi). Novartis, il cui preparato Promacta beneficerà di
una procedura accelerata di omologazione da parte dell'agenzia americana per i farmaci FDA, segna un -0,11% a 74.52 franchi.
Sotto pressione anche i ciclici ABB (-0,87% a 22.69 franchi), Geberit (-0,77% a 426.80 franchi), Adecco (-0,76% a 59.68 franchi) e Sika (-0,63% a 7'920.00 franchi); LafargeHolcim (-0,27% a 51.08 franchi) ha invece contenuto le perdite. Nel lusso male in chiusura Richemont (-1,07% a 90.60 franchi) mentre Swatch - l'unica in
rialzo - è salita dello 0,08% a 475.00 franchi.
Intanto Lonza, accusata di violazione della legge federale sulla protezione delle acque e di inquinamento colposo di acqua potabile a Visp (VS), ha ceduto lo 0,19% a 267.70 franchi.
Sul listino allargato è proseguita anche oggi la corsa di Meyer Burger (+14,92% a 1.34 franchi) dopo l'accordo con Panasonic.