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Il vecchio penitenziario si è trasformato

Il vecchio penitenziario di Coira, il "Sennhof", è stato trasformato in un'area residenziale, artigianale, commerciale, culturale e del tempo libero. Nella "piccola città nella città" sono stati investiti circa 30 milioni di franchi.

Gli edifici della zona del Sennhof di Coira, situati ai margini del centro storico e confinanti con le vigne della diocesi, furono acquistati dal Cantone dei Grigioni nel 1817. Quella che allora era una vecchia fabbrica di sapone, venne trasformata in un carcere. Fino ad allora i condannati grigionesi venivano "esportati" in altri luoghi, numerosi anche in strutture della Germania meridionale, come si legge sul sito sennhof.info.

"Il nuovo complesso immobiliare è stato concepito per far rivivere in piena libertà quegli spazi dove un tempo i carcerati ne venivano privati, vivendo separati dalla società", ha spiegato ai media Mathis Störi, il responsabile del progetto in rappresentanza della società costruttrice. "Abbiamo voluto realizzare una piccola città all'interno della città".

L'architetto ha voluto ristrutturare tutti i vecchi stabili. Poi ha deciso di abbattere una parte delle mura dell'ex carcere per dare luce al cortile che ora si è trasformato in una vera e propria piazza, che favorisce il contatto con la natura e che permette di godere di una bella vista sui vigneti del Vescovo di Coira.

Vivere affacciati ad una piazza
Il "Sennhof 23" comprende anche un nuovo edificio all'interno del quale vi hanno trovato spazio ventinove abitazioni in proprietà condominiale: tutte già vendute. In un stabile a fianco sono state costruite numerose abitazioni "Cluster", di dimensioni ridotte, ma che dispongono di uno spazio soggiorno da occupare e vivere in comunione.

Gli appartamenti si affacciano sul cortile interno con la buona compagnia di un bar ristorante, di alcune botteghe artigiane, di una galleria d'arte, di un negozio di fiorista e di un ampio spazio denominato "Sinnhof", che ospita numerosi laboratori dedicati all'arte, alla musica e alla letteratura.

Le celle sono le camere doppie di un ostello
Sopra il ristorante, al primo e al secondo piano dell'edificio a base convessa, quelle che prima erano le celle dei carcerati sono state trasformate in camere doppie di un ostello. Arredate in modo spartano, ma con tutto il necessario, dispongono di un bagno privato e ognuna può accogliere due persone, in letto a castello oppure in uno matrimoniale. Hanno una sola e piccola finestra, ma senza grate. Non hanno la tv e la porta è rimasta quella in solido acciaio che rinchiudeva i carcerati. Lo spioncino bloccato preserva l'intimità degli ospiti. Nella torre adiacente un accogliente soggiorno invita alla convivialità. Sono molto semplici le nuove "camere-celle". Però possono bastare per soggiorni brevi a Coira, a costi moderati.

Redazione 150
Keystone-ATS
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