Leggere

Versione completa

Non sei abbonato? Scegli un abbonamento
Sponsor Jenny

BAnner cellulare 55fe2

Innovazione D2c04
L’idea iniziale era quella di creare una rete transfrontaliera all’insegna dell’innovazione, con partner al di qua e al di là del confine

Il Cantone archivia la pratica Politec

A metà giugno il Gran Consiglio dovrà approvare il Consuntivo 2019. Il bilancio chiude con un avanzo di quasi 54 milioni di franchi e una cifra d'affari di 2,4 miliardi. Ma tra le voci che lo compongono ci sono anche quelle precedute dal segno meno. Ad esempio, il Governo ha iscritto a bilancio un solo franco per il valore delle quote che deteneva nella Società Cooperativa del Polo dell'Innovazione della Valtellina. Quote che solo a fine 2018 valevano 9015 franchi. Questo perché la Cooperativa è in liquidazione.

Un progetto quindi fallito, nonostante le nobili premesse.

L’idea iniziale era quella di creare una rete transfrontaliera all’insegna dell’innovazione, con partner al di qua e al di là del confine dove avrebbe avuto sede, nei pressi di Sondrio, Politec, ovvero il Polo tecnologico per l’innovazione, a cui sarebbe spettato il compito di “identificare, proporre e applicare progetti di sviluppo sostenibile in un’area alpina favorendo il reciproco scambio di conoscenze, competenze, servizi e prodotti a beneficio di imprese e cittadini”.Questa la motivazione ufficiale che l’allora presidente della Regione a sud del Bernina - Alessandro Della Vedova - sottolineò nell’ambito di una storica visita del governo retico in Valtellina.

Correva l’anno 2008.

Il Cantone dei Grigioni accordò ai valtellinesi 50mila euro - 70mila franchi- e si portò a casa l’8,5% delle quote di Politec. Coira divenne quindi uno dei soci fondatori del Centro tecnologico nella convinzione che valesse la pena stringere alleanze con nuovi territori ed aprirsi un varco verso la Lombardia. Politec arrivò ad ospitare anche un ufficio del Ctl, il Centro tecnologico del legno di Poschiavo (finito all’asta nei mesi scorsi) e fece da tramite per le iscrizioni sul fronte lombardo. 

Sia Politec, sia Ctl avrebbero voluto colmare quel vuoto dovuto all’assenza di istituti superiori di formazione puntando sull’innovazione, sulla cultura, ma per entrambi il futuro ha riservato il fallimento. Stefano Besseghini, che di Politec è stato il direttore, spiega le ragioni della collaborazione tra Valtellina e Grigioni:«E’ stato un momento storico molto particolare: il Cantone che guardava con molta attenzione oltre il confine, verso l’Italia, mentre da parte nostra c’era la volontà di lanciare questa iniziativa che avrebbe dovuto avere una valenza non soltanto territoriale ma intendevamo stringere rapporti con i territori attigui (Lecco, Como, e quindi anche la Svizzera) puntando sull’innovazione. Insomma, c’erano convergenze e unità di intenti».

La Regione Valposchiavo nel frattempo ha cambiato nome (e tre presidenti), mentre Politec da centro per l’innovazione è stato trasformato in una sorta di incubatoio per nuove imprese, ma nemmeno questa nuova pelle ha contribuito a salvarlo e la società cooperativa iniziale è stata messa in liquidazione.

Di qui la perdita registrata dal Cantone dei Grigioni e messa a bilancio. Ma che cosa non ha funzionato nell’esperienza valtellinese? «Un polo per l’innovazione è sempre una scommessa. Nel nostro caso il tessuto imprenditoriale  un po’ sconnesso e non abituato a fare gruppo e a costruire progetti complessivi, non ha certo aiutato - afferma Stefano Besseghini -. Un peccato perché l’innovazione avrebbe potuto aiutare a superare più agevolmente la crisi di quegli anni».

Redazione 150
Antonia Marsetti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Submit to FacebookSubmit to Twitter
Commenta questo articolo


avanguardia menghini 3c5c4

La Tipografia Menghini
stampa in Valposchiavo

Il Grigione Italiano

Strada S. Bartolomeo 1A
CH-7742 Poschiavo

T +41 81 844 01 63
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.