Arno Jochum "tutto offline"
- 01-02-2018
Ricordate la «Bottega dell’usato», istituita dall’allora Gruppo Giovani Poschiavo? Ha visto la luce nel gennaio del 1984 e, mi sembra, abbia chiuso i battenti attorno agli inizi degli anni 2000. Ebbene, l’enotecnico Arno Jochum ha riportato in vita questa cultura dell’usato, la quale contribuisce a fare in modo che non si buttino via i beni in buono stato, perché potrebbero ancora servire ad altri. Il tutto è molto ben allestito in un ampio locale a pianterreno. Ma perché buttare via un indumento, un mobile, un attrezzo da cucina, dello sport, del tempo libero e quant’altro? Se lo stesso è ancora in buono stato, è una pazzia disfarsene, perché potrebbe ancora servire ad altri. Con ciò si contribuisce attivamente ad inquinare meno, nonché a dare la possibilità ad altri di acquistare questi beni ad un prezzo molto favorevole! Il motto "usa e getta" è sbagliato e dannoso verso la natura, perché inquina. Dobbiamo imparare a rivalutare le cose ancora in buono stato e non soltanto a pensare di gettarle.