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Cambiamenti Clima 24ec6

Nuovi progetti contro riscaldamento climatico

I cambiamenti climatici sono sempre più percepibili e la Svizzera deve adattarsi ad essi. L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha elaborato una strategia per ridurre al minimo i rischi: in particolare Berna sostiene 50 nuovi progetti nell'ambito del programma pilota "Adattamento ai cambiamenti climatici".

Si tratta di progetti innovativi che sostengono cantoni, regioni e comuni nei loro sforzi di adattamento ai cambiamenti in corso.

Nella prima fase del programma pilota, condotta tra il 2013 e il 2017, sono stati realizzati 31 progetti in tutta la Svizzera, indica oggi l'UFAM.

In Ticino tra i progetti principali vi è INTERREG STRADA 67 (Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici per la gestione dei rischi naturali nel territorio transfrontaliero), realizzato dal cantone in collaborazione con Vallese e Grigioni nonché con le regioni Lombardia e Piemonte. Esso si occupa in modo specifico
dell'adattamento della regolazione del Lago Maggiore e del Lago di Lugano.

Un altro progetto, nato a sud delle Alpi ma ora esteso a tutta la Svizzera, è quello riguardante la lotta contro la zanzara tigre: da anni l?UFAM collabora strettamente con le autorità ticinesi competenti e ne ha sostenuto massicciamente, sul piano finanziario, le attività di monitoraggio e lotta.

Per la regione grigionese della Surselva è stata ad esempio creata appositamente una "cassetta degli attrezzi climatici". Questo kit contiene numerosi strumenti che facilitano l'elaborazione di misure di adattamento specifiche. I materiali comprendono tra l'altro una relazione di base, un manifesto sui pericoli e sugli impatti e
varie schede.

La seconda fase del programma è iniziata nel 2018 con 50 ulteriori progetti su sei temi: grande calura; crescente siccità estiva; crescente rischio di piene, diminuzione della stabilità dei pendii e movimenti di versante più frequenti; modifica degli habitat naturali, della composizione delle specie e del paesaggio (accento sull'agricoltura e sulla gestione del bosco); diffusione di organismi nocivi, malattie e specie esotiche; sensibilizzazione, informazione e coordinamento. I risultati saranno disponibili entro la fine del 2022.

Per quanto riguarda Ticino e Grigioni, i progetti si focalizzano sulla diffusione di organismi nocivi, malattie e specie esotiche, l'aumento delle temperature (non solo di quelle medie ma anche quelle massime, per le quali sono previsti incrementi "drammatici"), come pure la modifica degli habitat naturali, della composizione delle specie e del paesaggio.

Dieci uffici federali sono coinvolti nel programma pilota, di cui l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) è responsabile. I costi della seconda fase - sostenuti congiuntamente dagli uffici federali partecipanti, da cantoni, città e comuni - sono stimati a circa 9,4 milioni di franchi.

Redazione 150
Keystone-ATS
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