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Un aiuto per conciliare lavoro e famiglia. (Foto Archivio CdT)

Custodia bambini: sì a 3311 richieste dal 2003

Negli ultimi sedici anni la Confederazione ha approvato 3311 richieste di aiuto finanziario per la creazione di posti per la custodia di bambini complementare alla famiglia. In totale, Berna ha versato a tal proposito 373,4 milioni di franchi, si legge in un bilancio pubblicato oggi dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).
Dall'entrata in vigore della legge federale in materia - era il 1° febbraio 2003 - lo Stato ha sostenuto la creazione di circa 60'100 nuovi posti di accoglienza. A questi potrebbero aggiungersene altri 4900, in quanto 204 domande vengono attualmente trattate, precisa nel rapporto l'UFAS. Nel corso del passato esercizio, che va da febbraio 2018 a gennaio 2019, le nuove richieste registrate sono state 230. La legge sta alla base di un programma di incentivazione volto a promuovere posti supplementari per la custodia di bambini, in modo da permettere ai genitori di conciliare meglio l'attività lavorativa o la propria formazione con i compiti familiari. Gli enti ricevono fondi per al massimo tre anni a questo scopo. Il programma era inizialmente limitato a otto anni, quindi fino al 2011, ma a causa del forte bisogno è stato prolungato dapprima nel 2010, poi nel 2014 e infine nel settembre 2018 (fino al 31 gennaio 2023). Delle 3311 domande accettate in sedici anni, 1794 riguardavano strutture di custodia collettiva diurna, 1391 strutture di custodia parascolastiche, 123 strutture che coordinano la custodia in famiglie diurne e tre progetti, tutti nella regione di Lucerna, a carattere innovativo. Escludendo dall'analisi il 2017 e il 2018, annate per cui i dati sono ancora incompleti, il 2008 è stato l'anno più prolifico per la creazione di nuovi posti, con 5184. Si è sempre superata quota 3000 a parte nel 2003, che però è l'anno di introduzione della legge. Circa un terzo dei posti è stato istituito in Svizzera romanda e in Ticino, scrive nel bilancio l'ufficio federale. Tenendo conto della loro popolazione nella fascia d'età fino ai 15 anni, i cantoni di Basilea Città, Neuchâtel, Zurigo, Vaud e Zugo sono quelli che ne hanno messi a disposizione di più. Entrando nel dettaglio, in Ticino le richieste che hanno ricevuto il via libera sono ammontate a 83 (il 2,5% dell'insieme) e hanno portato a 1528 posti (pure 2,5%). I ticinesi minori di 15 anni erano 50'548 nel 2016, ovvero il 3,7% del totale. Nei Grigioni invece, le domande approvate sono risultate 49 (1,5%) e sono state all'origine di 662 posti, l'1,1% di tutti i 60'081. Nel cantone retico vive il 2,1% (27'755) della popolazione svizzera sotto i 15 anni. In generale, prosegue l'UFAS, il 70% dei moduli a cui è stato dato semaforo verde sono stati depositati da organismi privati, in particolare associazioni (52%). I restanti sono pervenuti dal settore pubblico, principalmente da comuni (29%) e in casi isolati (1%) da cantoni. Per 2943 richieste gli aiuti finanziari sono già stati interamente conteggiati e versati. Il Ticino ha ottenuto 7'819'114 franchi (2,3% del totale) e i Grigioni 3'295'715 (1,0%). La custodia diurna concerne soprattutto i bambini fra i due e i quattro anni (57%) e quelli di meno di due anni (34%). Il 35% frequenta le strutture per due giorni alla settimana, il 21% per un giorno soltanto e il 22% per tre. A passarci tutta la settimana lavorativa è il 12%. Il 70% viene affidato per l'intera giornata e il 28% per mezza, mentre la custodia all'ora è molto rara (2%).
Per quel che riguarda il personale, un terzo dei posti è occupato da apprendisti o persone in stage. Il 43% dei dipendenti non dispone ancora di una formazione specifica. A livello di tariffe, il 64% delle strutture le fissa in funzione del reddito. Nel settore parascolastico, quasi la metà dei bambini ha fra i 7 e i 10 anni, mentre solo il 4% ne ha tra i 14 e i 16. Il 57% usufruisce delle strutture uno o due giorni alla settimana e il 52% per un blocco orario. Anche qui il 43% degli impiegati non possiede una formazione specifica. I costi si basano sul reddito nel 77% dei casi.

Redazione 150
Keystone-ATS
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