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Cosa prevede l'iniziativa "Buona scuola"

Un piano di studio arbitrario, che non è più orientato a trasmettere contenuti ma mette al centro solo "competenze di carattere teorico". Questa la critica fondamentale al nuovo Piano di studio 21 (Lehrplan 21), che ha spinto un comitato di cittadini grigionesi alla presentazione di due iniziative popolari denominate "Buona Scuola Grigioni" poste in votazione il 25 novembre prossimo.

Entrambe le proposte sono state depositate il 15 marzo 2017. La prima, "Buona scuola Grigioni - codecisione riguardo a importanti questioni relative all'istruzione", è un'iniziativa costituzionale, mira cioè alla modifica della Costituzione cantonale, mentre la seconda, "Buona scuola Grigioni - codecisione riguardo ai programmi didattici", è legislativa e mira a influire sulla regolamentazione in materia.

L'accettazione comporterebbe in sostanza lo spostamento delle competenze nel settore dell'istruzione verso il Gran Consiglio e, in ultima istanza, il popolo, prevedendo la possibilità che "questioni importanti riguardanti l'istruzione" e piani di studio vengano essere disciplinate da una legge o decisione del Gran Consiglio soggetta a referendum facoltativo.

In realtà, sostiene il Parlamento retico, che nella sessione di agosto ha invitato il popolo grigionese a respingere le proposte (ad eccezione dell'Udc), dietro la vaghezza di "importanti questioni relative all'istruzione" l'iniziativa costituzionale vuole solo creare la base giuridica per la seconda, dato che senza una modifica costituzionale i programmi didattici non possono essere sottoposti a referendum. Il tutto, quindi, è un tentativo di opporsi al Piano di studio 21, entrato in funzione nelle scuole grigionesi ad agosto scorso, il primo piano di studio comune ai 21 cantoni di lingua tedesca e plurilingui della Svizzera che mira ad armonizzare il settore della scuola dell'obbligo.

Parlamento vs Comitato d'iniziativa

Ciò che maggiormente gli inizianti mettono in discussione è il fatto che il nuovo piano non sia più orientato a trasmettere contenuti ma metta al centro "competenze di carattere teorico". I contenuti rimangono fondamentali, controbatte il Gran Consiglio, ma "non si tratta soltanto di trasmettere sapere, bensì di saperlo applicare in diverse situazioni concrete".

Inoltre, argomenta ancora il Gran Consiglio, "un programma didattico non è un processo politico ma il risultato di un lavoro operativo basato su conoscenze specialistiche e di esperti". Infine, l'istruzione è un settore dinamico: in caso di spostamento delle competenze al Parlamento, e vista la possibilità di indire un
referendum, difficilmente i cambiamenti potrebbero essere gestiti con processi rapidi e tempestivi.

In altri otto cantoni si è già votato su iniziative simili contro il Lehrplan 21 e in tutti queste sono state chiaramente respinte dal popolo (tra gli altri Zurigo, Berna e San Gallo). Nei cantoni di Lucerna, Svitto e Basilea Campagna le votazioni devono ancora svolgersi.

Redazione 150
Keystone-ATS
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