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sConfini lungo il sentiero dei contrabbandieri

27-04-2023

Dopo il via di venerdì, con l'inaugurazione della mostra dei quadri di Bernardo Lardi dedicati al periodo del contrabbando tra Italia e Svizzera, domenica 23 aprile  sConfini, il Festival del contrabbando culturale, è entrato nel vivo con l'escursione a tema denominata "Una bricolla di storie", una camminata tra Campocologno e Madonna di Tirano lungo il sentiero transfontaliero utilizzato (assieme ad altri) dagli spalloni nel periodo tra il Dopoguerra e i primi anni 70, l'epoca d'oro dei contrabbandieri. 

Come dice esplicitamente il titolo della rassegna, giunta alla sua seconda edizione, adesso ad attraversare il confine non sono più le merci, ma gli scambi culturali. E i racconti e le testimonianze dell'epoca sono parte integrante della storia di un luogo e, in definitiva, della sua cultura. “Luogo”, in questo caso, è il confine di Piattamala tra Italia e Svizzera, una frontiera che, come ha sottolineato l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Tirano, Sonia Bombardieri, sembra paradossalmente unire più di quanto separi.

A tenere vivi i ricordi di un’epoca in fondo non poi così lontana, ci hanno pensato Piero Pola, presidente della Commissione Casa Besta di Brusio, e una serie di protagonisti che hanno vissuto da protagonisti l’epopea degli spalloni. Subito dopo il benvenuto e la colazione da parte degli organizzatori ai partecipanti alla gita, a Campologno, Carlo Del Dot, per una vita impiegato alla ditta Zanolari, ha mostrato come venivano preparate le bricolle di sigarette da vendere ai contrabbandieri che poi se le caricavano in spalla e le portavano in Italia per la vendita.

Al luogotenente della Guardia di Finanza Ercole Ricci si devono invece un’accurata digressione storica sul posizionamento della linea di confine tra i due Paesi e numerosi aneddoti sulla caccia agli spalloni. 

Presente anche il luogotenente Gianluca Delle Monache, ultimo comandante alla torre di Piattamala e alla caserma di Montescala, sempre tra le fila delle Fiamme Gialle, fino alla chiusura avvenuta nel 2005.

 Mentre ai bambini è stata data la singolare possibilità di condurre degli asini, animali indispensabili nell’economia montana del passato, i racconti e gli aneddoti hanno continuato a susseguirsi tenendo alta l’attenzione dei partecipanti. Merito anche di Severino Passini e Rodolfo Soler, due ex guardie svizzere di confine. A loro si devono alcune delle cifre che danno la misura del fenomeno: erano stati censiti in tutto mille spalloni, con seicento passaggi al giorno sulla linea di confine. Si stima che ogni giorno oltre 20mila kg di caffè varcassero la frontiera tra Svizzera e Italia. Questo fino al '73, quando la svalutazione della lira aveva reso meno conveniente la pratica del contrabbando. 

Alla chiesa di Santa Perpetua, dove si è consumato il pranzo al sacco, il contrabbandiere Farina (al secolo Luigi Sordelli) ha mostrato come venivano realizzate le bricolle per il trasporto del caffè, oltre ad aver raccontato ai presenti alcune pagine della propria storia personale, peraltro contenuta nel libro dal titolo “Il Farina”, dal nome di battaglia usato ai tempi in cui viveva cercando di sfuggire ai finanzieri. 

L’escursione si è poi conclusa con la visita guidata alla chiesa di Santa Perpetua, che sovrasta l’abitato di Madonna di Tirano anche dall’alto di una storia quasi millenaria (l’edificio è del XII secolo). A illustrare la valenza non soltanto storica ma anche artistica del piccolo tempio ci ha pensato un’ispirata e coinvolgente Cristina Turella, artista tiranese capace di trasmettere passione e conoscenza.

Grigione Riccardo Caarugo
Riccardo Carugo
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