Anche lo sport si adegua
Non solo le attività economiche sono alle prese in queste ore con gli effetti delle disposizioni federali e cantonali per contrastare la pandemia di COVID-19. Anche il mondo dello sport si interroga su cosa sia meglio fare in questo momento per contribuire a combattere il diffondersi del virus.
"Le indimenticabili ciaspolate da dicembre 2019 al 9 marzo 2020 ci rimarranno per mesi nella nostra memoria e appena possibile le riprenderemo. Per la vostra assidua partecipazione, vi ringrazio – fa sapere Romeo Lardi –. Abbiamo seguito la conferenza stampa della Confederazione e del Canton Grigioni, che in realtà non proibiscono attività a stretto contatto con la natura per assembramenti fino a cinquanta persone, ma che ci spronano a rispettare le indicazioni impartite, in modo particolare di limitare gli spostamenti (rimanere a casa), mantenere la distanza di sicurezza... in modo da rallentare il propagarsi della pandemia. Aiutiamoci l’uno l’altro: insieme ce la facciamo".
Lardi ricorda anche l'invito lanciato in queste ore dall'Associazione internazionale Moutain Leader (UIMLA): "Evitare escursioni in montagna, comprese ciaspolate sulla neve, scialpinismo... Il motivo? Ridurre il rischio di incidenti o inconvenienti su cime e versanti che renderebbero necessari i soccorsi del personale qualificato, sottraendo forze, energie e mezzi preziosi per eventuali altre necessità di intervento. Eventuali incidenti, infatti, aumenterebbe ulteriormente il carico di lavoro di ospedali e medici in una fase di emergenza già acuta legata al coronavirus.
L’UIMLA chiede con forza a tutti i frequentatori della montagna di sospendere le attività sportive a rischio di infortunio e di attenersi strettamente ai decreti emanati dai rispettivi Governi, dalle Regioni e dagli addetti alla sanità: il personale sanitario e gli ospedali sono già al limite della loro operatività ed è necessario fare di tutto per evitare nuovi ricoveri.
La nostra indicazione è quindi di rinunciare, per il perdurare delle limitazioni previste dalle ordinanze, alle attività outdoor in montagna".