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24 Marzo 2024

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Torneo di unihockey: foto categoria ragazzi

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Nadia Garbellini Tuena

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24 Marzo 2024

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Gli ultimi articoli

Axpo inaugura impianto a idrogeno verde

26 Aprile 2024

L'azienda energetica Axpo ha inaugurato ieri a Domat/Ems (GR) il più grande impianto di "idrogeno verde" della Svizzera, che produce fino a 350 tonnellate all'anno utilizzando l'energia della centrale idroelettrica grigionese di Reichenau.

L'impianto consente di risparmiare 1,5 milioni di litri di combustibile diesel all'anno, scrive l'azienda energetica in una nota, diventando così il più grande stabilimento in Svizzera per la produzione di idrogeno a zero emissioni di CO2.

Grazie al collegamento diretto con una centrale idroelettrica, l'impianto produce idrogeno neutrale dal punto di vista climatico e rappresenta quindi un progetto pionieristico. Stando alla nota, l'idrogeno sarà compresso direttamente in loco, in modo da poter essere facilmente consegnato in futuro alle stazioni di servizio e ai clienti industriali.

"Ci sono ancora alcuni ostacoli da superare, ma Axpo è convinta del potenziale di questa fonte di energia verde, sostenibile e rinnovabile", ha dichiarato il CEO del gruppo energetico Christoph Brand citato nella nota.

L'impianto di Domat/Ems è stato inaugurato ieri con la partecipazione di rappresentanti della politica e dell'economia, tra cui la consigliera di Stato grigionese e responsabile dell'energia Carmelia Maissen, il consigliere nazionale Martin Candinas (Centro/GR) e i consiglieri comunali di Domat/Ems.

Axpo punta sull'idrogeno
Per Axpo l'idrogeno verde costituisce un'importante fonte energetica rispettosa del clima, in particolare nei settori dell'industria e della mobilità, e rappresenta un tassello fondamentale per la decarbonizzazione. L'inclusione dell'idrogeno nel mix energetico è destinata a svolgere un ruolo sempre più importante nella futura sicurezza degli approvvigionamenti.

Axpo vuole continuare a promuovere le tecnologie legate all'idrogeno. Insieme alla compagnia di navigazione Lake Lucerne, il gruppo energetico sta progettando, ad esempio, il primo battello per passeggeri alimentato con l'"idrogeno verde" di Axpo. L'azienda è inoltre coinvolta in progetti legati all'idrogeno in Francia e in Italia.

Nei Grigioni aumentano i fallimenti

26 Aprile 2024

I fallimenti aziendali sono in lieve calo in Svizzera e in netto aumento nei Grigioni: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B).
Nei primi tre mesi dell'anno le ditte che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 1559 a livello elvetico, il 4% in meno dello stesso periodo del 2023. Il dato riassume peraltro una realtà regionale variegata: tenendo conto solo dei cantoni con numeri di una certa consistenza spiccano per esempio il +63% di Basilea Campagna e un analogo +63% dei Grigioni (a 26 casi). Il principale polo economico elvetico, Zurigo (+5%), mostra un aumento, mentre in Ticino si osserva un leggero arretramento dell'1% (a 89 casi).
Ai fallimenti per incapacità a far fronte ai pagamenti vanno poi aggiunti quelli per lacune nell'organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo sale così a 2148 (-6% rispetto al periodo gennaio-marzo 2023) a livello svizzero, a 160 in Ticino (+23%) e a 30 nei Grigioni (+43%).
Se diverse aziende devono abbassare le saracinesche, non poche al contrario aprono i battenti: le nuove iscrizioni al registro di commercio nella Confederazione sono state 13'452 nel periodo in esame, valore in flessione dell'1% su base annua. In Ticino (-4% a 641) e nei Grigioni (-11% a 300) le contrazioni sono state più marcate.

Grigioni: accelerare la costruzione di strade

25 Aprile 2024

Il granconsigliere Maurizio Michael (PLR, Bregaglia) ha presentato oggi una mozione - firmata da altri 71 parlamentari - che chiede al governo grigionese di rivedere la pianificazione per
la costruzione dei tratti stradali ritenuti della massima importanza. Tre di questi sono nel Grigioni meridionale.
Evitare le strettoie di Susch in Engadina Bassa e di Santa Maria in Val Monastero tramite delle circonvallazioni e dei tunnel, limitare i grandi pericoli, tra frane e valanghe, lungo i tratti stradali in Val Calanca e in Engadina Alta sono progetti che non possono essere realizzati uno alla volta. L'Ufficio tecnico dei Grigioni, con l'approvazione dell'Esecutivo, non vuole affrontare "in contemporanea", e quindi finanziare, i grossi progetti stradali futuri. Considerate le lunghe procedure amministrative, fra progetti, perizie, analisi e ricorsi, si rischia effettivamente di poter fruire dei nuovi svincoli e delle nuove strade sicure soltanto a lungo termine.
Sulla base di quanto contenuto nel "Rapporto sul programma di costruzione delle strade 2025-2028", presentato pochi giorni fa nella sessione del Parlamento retico dalla direttrice del
Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità (DIEM) Carmelia Maissen (Centro), alcuni progetti saranno ultimati non prima del 2060.

Una mozione formulata in 4 punti
Formulata in quattro punti distinti, la mozione Michael chiede al Governo retico di garantire l'accessibilità agli insediamenti in tutto il Cantone, di rivedere metodi e strategie per la
manutenzione e lo sviluppo delle strade per prevenire deterioramenti e ritardi negli investimenti, di modificare la prassi governativa per consentire la realizzazione simultanea e
flessibile di tangenziali e grandi progetti, e infine di sviluppare opzioni di finanziamento per la realizzazione di circonvallazioni e grandi progetti. Quest'ultimo punto anche in considerazione della buona situazione finanziaria del Cantone.

Il Grigioni meridionale aspetta
Fatta eccezione della circonvallazione del paesino di La Punt in Engadina Alta, i cui lavori sono ai blocchi di partenza, l'Ufficio tecnico cantonale non è attualmente in grado di presentare uno scadenzario riguardante la costruzione della circonvallazione di Santa Maria, di quella di Susch e del tratto stradale con tunnel tra Sils e Maloja in Engadina. Non fa parte di questi progetti la messa in sicurezza della strada della Val Calanca. Il progetto non è ancora stato affrontato concretamente dai responsabili cantonali.
La mozione del granconsigliere bregagliotto Michael verrà trattata presumibilmente nella sessione di agosto.