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Barca dei pirati a Prada

Costruire spazi gioco con il cartone... si può!

Sono innumerevoli le costruzioni che si possono realizzare con il cartone. Inoltre è un materiale che non dobbiamo acquistare, anche perché molti oggetti che ordiniamo a casa nostra arrivano impacchettate in una scatola di cartone, piccola o grande che sia, e poi la si può conservare. La stessa cosa vale per i negozi o i centri commerciali, dove si possono riservare e prendere gratuitamente molti cartoni. Da sempre, all’asilo nido, ai Gruppo di gioco, così come alla scuola dell’infanzia o a scuola, come in altre istituzioni scolastiche e non, con i bimbi, gli scolari o gli anziani vengono costruiti numerosi lavori con il cartone, originali nonché molto belli.

Lo scorso 4 novembre, le animatrici dei Gruppo di gioco di Poschiavo e Brusio ed alcune mamme del comitato hanno partecipato presso la sede di Ratin a St. Antonio, ad un corso d’aggiornamento il cui tema era: «Costruire spazi di gioco con scatole di cartone». I lavori realizzati con il cartone vengono assemblati prevalentemente con scotch e colla. Ora, grazie a Sandra Crameri Grosjean, docente di arti tecniche presso l’alta scuola pedagogica dei Grigioni per l’indirizzo di studio scuola elementare e scuola dell’infanzia, le partecipanti hanno imparato nuove tecniche di lavorazione del cartone, tecniche di costruzione, utilizzo di attrezzi per unire/collegare il cartone, nonché organizzazione del posto di lavoro, suggerimenti didattici per i bambini tra i 3 e i 5 anni.

Il cartone, a differenza di altri materiali, come ad esempio il legno, non è così duro e si rompe facilmente. Nella raccolta di idee per un corso di aggiornamento, è emerso tra le animatrici il desiderio di costruire un gioco che potesse rimanere nel locale di gruppo di gioco per un certo tempo, o poter addirittura essere trasportato in altri sedi. Ma il fine più importante di una costruzione è che i bambini ci possano giocare e divertire, senza la paura che venga subito rotto. Ed è per questo che Sandra ha insegnato alle partecipanti come e dove rafforzare le loro costrizioni così che durino più a lungo. Un’altra idea è quella di coinvolgere anche le mamme dei bambini soprattutto nella raccolta di scatole, scatoloni e materiale vario di cartone, conservarlo e poi portarlo a Gruppo di gioco.  In questo modo dar loro spunti di gioco e attività manuali da poter fare anche a casa.  Alle partecipanti è stato proposto il libro «Uno scatolone di niente», di Lena Hesse, edizione bi:libri, da leggere all’inizio della lezione ed usare come punto di partenza per incalzare la fantasia dei bambini: e adesso cosa facciamo con questa scatola? Cosa possiamo costruire secondo voi? Cosa vi piacerebbe costruire? Il libro parla infatti di una lepre che regala per compleanno alla sua amica gallina una scatola. Ma quando lei la apre esclama con stupore: «Ma è vuota?!». «Lo so», risponde la lepre. «La puoi usare per costruire qualcosa di bello!». L’obbiettivo principale è soprattutto quello di coinvolgere il più possibile i bambini, ascoltare le loro idee; si sa che ai bambini la fantasia non manca e trasformarli in piccoli architetti. La progettazione poi di un lavoro può avvenire in modalità e con l’utilizzo di tecniche diverse e a libera scelta dell’animatrice. Le animatrici hanno fatto conoscere anche ai ratin i vari attrezzi e il materiale per realizzare le loro costruzioni: forbici, coltello da cucina con seghetto, seghe e seghetti, pinzataglio o tronchetto, punteruolo, cordicelle e spago, fascette serracavi, filo di rame isolato nastro adesivo da pittore e tant’altri ancora.

Da quando è terminato il corso, sono stati già realizzati dei bellissimi lavori: una barca dei pirati, un treno, delle case, e vari oggetti, ad esempio le spade, per poter poi giocare all’interno dei loro nuovi spazi!

A nome del Gruppo di gioco Ratin la presidente Alexandra Paganini ringrazia Sandra Crameri Grosjean per l’impegno e la professionalità, tutte le partecipanti al corso, le quali hanno dimostrato molta collaborazione e voglia di mettersi in gioco e tutti coloro che hanno aiutato nella raccolta del materiale.

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