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Proposta d’allentamento Legge sulle seconde case

In futuro, chi demolirà una vecchia abitazione in località turistiche e ne costruirà una nuova potrà aumentare la superficie fino ad un massimo del 30 per cento. Tuttavia, se con l'occasione venissero realizzate abitazioni supplementari, queste potranno essere utilizzate solo come abitazioni primarie, come raccomandato dal Consiglio federale al Parlamento nel suo parere concernente un'iniziativa parlamentare, adottato nella seduta del 16.08.2023. Nella sua proposta l'Esecutivo ha tenuto conto della situazione abitativa tesa di singole località. Secondo il Consiglio federale gli allentamenti proposti dall'iniziativa parlamentare sono eccessivi.

La legge sulle abitazioni secondarie (LASec) è in vigore dal 1° gennaio 2016. Da allora, nei Comuni con una quota di abitazioni secondarie superiore al 20 per cento non è più possibile costruire ulteriori abitazioni di vacanza. Inoltre, per le abitazioni realizzate in virtù del diritto anteriore valgono regole specifiche. Si tratta di abitazioni costruite prima della votazione popolare del 2012 concernente l'iniziativa sulle abitazioni secondarie. Il tipo di uso di queste abitazioni è libero e, attualmente, l'ampliamento è consentito, fino a un massimo del 30 per cento, nell'ambito di una trasformazione, ma non nel caso di una demolizione o ricostruzione totale.
Il Consiglio federale intende superare queste disparità di trattamento e, pertanto, propone al Parlamento di consentire l'ampliamento della superficie fino a un massimo del 30 per cento anche in caso di demolizione e ricostruzione. Spesso, infatti, è difficile fare un distinguo tra trasformazione, da un lato, e demolizione e ricostruzione, dall'altro.
L'Esecutivo consiglia questo adeguamento nel suo parere del 16 agosto concernente l'attuazione dell'iniziativa parlamentare 20.456 del consigliere nazionale Martin Candinas (Il Centro, GR). Con l'intervento si richiede un allentamento della legge sulle abitazioni secondarie che eccede il contenuto della raccomandazione del Consiglio federale. Oltre all'ampliamento della superficie fino a un massimo del 30 per cento in caso di demolizione e ricostruzione, in futuro, nell'ambito di tutti gli ampliamenti dovrà essere consentita anche la costruzione di abitazioni ed edifici supplementari. Le competenti commissioni del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati hanno approvato l'iniziativa parlamentare nel 2021. Il disegno di legge è pronto.
Tuttavia, per il Consiglio federale questo è troppo flessibile. Nel suo parere l'Esecutivo afferma che la costruzione di abitazioni secondarie ed edifici supplementari nei Comuni interessati si pone in una certa misura in conflitto con la Costituzione federale e, pertanto, propone che le abitazioni supplementari realizzate nell'ambito di un ampliamento vengano utilizzate esclusivamente come abitazioni primarie.
Con la sua proposta tiene conto del fatto che in alcune località turistiche la situazione abitativa è molto tesa per la popolazione locale. È quanto emerge dal rapporto sul monitoraggio del maggio 2023 relativo alle abitazioni secondarie. La domanda di abitazioni secondarie nelle località interessate dal turismo è molto alta. Per questo motivo, per i proprietari è estremamente interessante dal punto di vista finanziario vendere o affittare abitazioni realizzate in virtù del diritto anteriore come abitazioni secondarie. La ristrutturazione o la ricostruzione delle abitazioni realizzate in virtù del diritto anteriore e il loro cambio di destinazione ad abitazione secondaria diventerebbero ancora più interessanti con un allentamento delle disposizioni per la creazione di nuove abitazioni. Il Consiglio federale vuole evitare che ciò si verifichi e tutelare gli interessi della popolazione locale per cui i prezzi delle abitazioni sono diventati inaccessibili nella maggior parte dei casi.

Redazione 150
Consiglio federale
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