Leggere

Versione completa

Non sei abbonato? Scegli un abbonamento
Sponsor Jenny

BAnner cellulare puglia 675f8

Bondo CEngalo 0203 C0c2d

Frana del Cengalo; a Bondo si lavora nei tempi

A sei anni dalla frana del Cengalo i lavori di ripristino e di messa in sicurezza procedono secondo i piani. I costi sono però lievitati di oltre il 25 percento.
Il 23 agosto 2017 il comune di Bregaglia fu colpito da una catastrofe naturale. Un frana si staccò dalla parete nordest del Pizzo Cengalo, in Val Bondasca, a circa 3'000 metri di quota, precipitando sul ghiacciaio sottostante e causando una colata detritica di circa 4 milioni di metri cubi. La massa di materiale seppellì completamente il fondovalle della Bondasca e raggiunse i villaggi e le frazioni di Bondo, Spino, Sottoponte e Promontogno. Per diverse settimane circa 150 persone dovettero lasciare le loro case e andarono distrutti circa trenta edifici. I danni alle infrastrutture pubbliche e private furono stimati a oltre 50 milioni di franchi. Otto persone furono travolte dalla frana in Val Bondasca e non furono mai più ritrovate.

Lavori in corso
I lavori di ricostruzione e di messa insicurezza sono iniziati nell'autunno 2021 e si sono focalizzati sulla protezione dalle alluvioni nelle zone più a rischio del fiume Mera (Maira), fra Bondo e Spino, e sull'interramento dei cavi dell'alta tensione. Tra il 2017 e il 2021 le attività si erano concentrate sulla colata detritica e il relativo spostamento del materiale.
Il 2022 e il primo semestre di quest'anno sono stati caratterizzati dalla costruzione dell'imponente ponte sulla Bondasca e del ponte ("Punt") che sostituisce la storica e antica struttura ad arco in pietra che collegava Bondo a Promontogno.
Il lungo ponte della strada cantonale è già agibile, mentre quello che fa da collegamento con Soglio verrà terminato non prima del 2024. Il nuovo "Punt" sarà invece aperto probabilmente già il
prossimo venerdì. Gli abitanti di Bondo potranno così raggiungere facilmente e finalmente l'ufficio postale e la fermata dell'AutoPostale a Promontogno. Il ripristino della palestra-sala multiuso, molto danneggiata perché ubicata a ridosso del torrente Bondasca, sarà affrontato nei prossimi due anni.
I costi preventivati di 42 milioni di franchi stanno lievitando sensibilmente. Oggi a Bondo il sindaco del Comune di Bregaglia Fernando Giovanoli ha indicato a Keystone-ATS che gli aumenti potranno superare il 25 percento. Le cause non vanno ricercate solamente nei prezzi delle materie prime o in quello dei carburanti. La crescita delle spese è stata generata anche dalla scarsa concorrenza fra le imprese nel momento degli appalti e dai costi sottostimati da parte dei progettisti.

Un'esposizione di ponti moderni
La zona sul fondovalle della parte inferiore della Val Bregaglia, quella che fu colpita dalla frana, è caratterizzata da diversi ponti, tutti in fase di ricostruzione. Dal ponte in legno Marlun in Val Bondasca al ponte che collega Bondo ai suoi crotti e al municipio; dal ponte Spizarun che collega Bondo a Spino e quindi al villaggio di Soglio al ponte sulla Bondasca della strada cantonale del passo del Maloja. Senza dimenticare il ponte sospeso, riservato ai pedoni e costruito provvisoriamente per collegare Bondo al municipio e quindi alla frazione di Promontogno.
I tre ponti più importanti sono stati progettati dal rinomato studio di ingegneria di Coira Conzett e Bronzini. Ad opera terminata, e considerata la caratura dei progettisti, le cinque strutture potranno diventare anche una sorta di attrattiva turistica e di studio per specialisti del settore. Il sindaco Giovanoli, socio a sua volta di uno studio di architettura, ha spiegato che già da un paio di anni sono numerosi i gruppi di studenti e professori che giungono in Bregaglia per studiare il "caso Bondo", come è stato curato l'approccio e lo sviluppo a livello di messa in sicurezza del territorio, a quello pianificatorio, ingegneristico e paesaggistico.

Otto escursionisti rimasero sepolti
Nel quadro della definizione delle responsabilità della morte degli otto escursionisti in Val Bondasca a causa della frana, nel febbraio scorso il Tribunale cantonale dei Grigioni ha chiesto alla procura pubblica di affidare le indagini ad un nuovo esperto perché il geologo proposto poteva essere giudicato "di parte". Al riguardo il sindaco ha spiegato che il Comune non è coinvolto in questa questione giudiziaria. Gli dispiace solamente che le procedure si stiano dilatando troppo nel tempo causando un malcontento generale.

Redazione 150
Keystone-ATS
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Submit to FacebookSubmit to Twitter
Commenta questo articolo


avanguardia menghini 3c5c4

La Tipografia Menghini
stampa in Valposchiavo

Il Grigione Italiano

Strada S. Bartolomeo 1A
CH-7742 Poschiavo

T +41 81 844 01 63
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.