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Museo Pozzy 245eb

Oggetti unici dello storico emporio Pozzy

I Musei Valposchiavo hanno recentemente ricevuto dalla famiglia Pozzy alcuni preziosi oggetti dello storico emporio. Ciò significa che il commercio in valle diventa importante per la nostra attività museale valorizzando ancor di più le collezioni che custodiamo.

Negli ultimi mesi i Musei Valposchiavo hanno accolto nel Centro di conservazione dei Beni Culturali (CCBC) degli oggetti unici dell’emporio Pozzy, negozio che ha fatto la storia del commercio in Valposchiavo. Si tratta una grande varietà di prodotti in commercio in Valposchiavo, provenienti da lontano e presenti sugli scaffali dell’emporio Pozzy-Semadeni prima che in tante grandi città, a dimostrazione dell’essere innovativi che caratterizza l’indole dei valposchiavini.

Collezione Pozzy, un pezzo di storia del commercio della Valposchiavo
Aperto nel lontanissimo 1747, insieme alla banca privata Pozzy-Semadeni, una delle prime in Svizzera, l’emporio è passato di generazione in generazione, di mano in mano, fra i discendenti della famiglia Pozzy. Andrea Pozzy, venuto a mancare il 5 dicembre 2022, era titolare del negozio di alimentari e della merceria e lo ricordiamo per l’entusiasmo, l’impegno e l’orgoglio che aveva per far vivere la storica attività nel Borgo di Poschiavo. I Musei Valposchiavo ringraziano la famiglia Pozzy per la fiducia e per la donazione di questi interessanti oggetti. Sarà nostra cura conservarli correttamente e renderli accessibili al pubblico in modo adeguato.
Come per ogni famiglia, alle volte ci si occupa del riordino dello spazzacà, che sia soffitta o disbrigo, così anche recentemente i Pozzy hanno deciso di fare ordine e hanno donato cimeli storici del proprio emporio ai Musei Valposchiavo. Negli ultimi mesi sono quindi passati tra le mani delle nostre operatrici, Adriana Zanoli e Vincenza Demonti, i preziosi oggetti ricevuti dalla famiglia Pozzy. Sono stati accuratamente controllati, puliti e di seguito fotografati, inventariati, numerati, schedati nella banca dati digitale e collocati sugli scaffali del Centro di Conservazione dei Beni Culturali.
Da segnalare fra i diversi oggetti consegnati:

  • Vasi e bottiglie per i prodotti sfusi – olio commestibile, extravergine d’oliva, aceto;
  • Souvenir della valle;
  • Barili in legno per cereali e spezie – per il commercio dei prodotti sfusi;
  • Gadget di ogni genere in regalo ai clienti – pettine, metro a nastro, calendari, specchietto;
  • Stampini – timbri ufficiali e oggetti di cassa;
  • Voluminosi campionari tessili – per la vendita dei tessuti al metro;
  • Campionari per la scelta e l’ordinazione dei monogrammi ricamati sulle lenzuola del corredo;
  • Detersivi di metà Novecento;
  • Prodotti come tabacco, fiammiferi, stoppini;
  • Bottiglietta “Elixir de longavita” con un rimasuglio all’interno, pozione di produzione propria con ricetta allegata;
  • Sacco per il trasporto di valori con riferimento al contenuto in oro partito da Parigi e arrivato alla Banca Pozzy;
  • Locandine pubblicitarie, di cui un avviso mai tramontato con i decenni di “consumare in valle a beneficio dell’economia locale”.

Diversi di questi oggetti si possono ammirare nella galleria fotografica.

Un sistema per valorizzare i beni culturali del passato
Il CCBC si prende cura degli oggetti che hanno fatto la storia della Valposchiavo. Invitiamo quindi i valposchiavini che vogliono liberare lo spazzacà di prestare attenzione alle cose che vogliono gettare via, e di contattare l’ufficio dei Musei Valposchiavo (081 834 10 20 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Ci interessano strumenti di un particolare mestiere, oggetti d’artigianato d’antica data e ben conservati, opere d’arte, fotografie, nonché oggetti dell’immediato dopoguerra, oggetti di comune utilizzo, forse un po’ banali (ancora nelle confezioni originali e in buono stato) ma che fanno da collegamento tra il mondo preindustriale contadino e i giorni nostri.
Raccomandiamo di contattare il nostro ufficio, il quale vaglierà la richiesta richiedendo delle foto e delle descrizioni scritte degli oggetti, con la loro storia, appartenenza, provenienza (l’importante è che abbiano un legame con la Valposchiavo). Il CCBC e i Musei Valposchiavo raccolgono già numerosi oggetti della vita rurale ed economica del passato, dunque, oggetti che abbiamo già nella nostra collezione, ma che non riusciamo per motivi di spazio più a prendercene carico.

Il CCBC, una struttura apprezzata con un moderno sistema d’inventario
Attivo dal 2020 e inaugurato nel 2021 il centro di conservazione desta un grande interesse al di fuori della Valposchiavo. Situato accanto al Mulino Aino (San Carlo), è visitato da gruppi di musei e di esperti che sono a conoscenza del lavoro sistematico di conservazione e d’inventario, nonché per la struttura e il suo ordine. Viene preso come esempio per lo sviluppo di progetti simili in altre zone. Questo dimostra che siamo sulla buona strada e un passo avanti, nonostante si lavori in una valle della periferia alpina.
Anche la RSI, Radiotelevisione della Svizzera Italiana, ci ha fatto visita e ci ha voluto dedicare un servizio, andato in onda il 17 gennaio 2023 sul telegiornale “Il Quotidiano”.
Durante la Giornata dei Mulini (20 maggio 2023, ore 10.00-15.00) presso il Complesso artigianale Aino, il CCBC sarà aperto al pubblico. Venite a farci visita!

Redazione 150
Fondazione Musei Valposchiavo
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