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Inaugurata la mostra d’arte Be the Change

02-02-2023

Inaugurata la mostra collettiva internazionale d’arte Be the Change alla Galleria Spazio Arte Tolomeo a Milano. Tra i 41 artisti prescelti, provenienti da tutta Europa, figura anche il giovane artista valposchiavino Federico Lopes che ha presentato la sua opera pittorica dal titolo La bellezza perduta, un dipinto dedicato a Cavaglia. L’esposizione Be the Change organizzata da Artemida Experience ha aperto i battenti martedì 24 gennaio, registrando una grande affluenza di pubblico.

Artemida Experience si occupa generalmente di esposizioni che hanno come scopo quello di sensibilizzare e rendere consapevole la collettività rispetto a tematiche sociali importanti. La mostra d’arte internazionale Be the Change è strettamente legata alle tematiche dell’ecosostenibilità, del rapporto uomo-ambiente e del riciclo, mettendo a confronto una variegata raccolta di opere molto diversificate tra loro sia per tecnica pittorica che per soggetto rappresentativo, ma riunite sotto lo stesso profilo che è quello ambientale, del rispetto della Terra e le sue risorse.

Nella giornata d’inaugurazione della mostra il curatore Max Welldone ha presentato l’evento durante il quale è intervenuta Elisabetta Roncati, art consultant e divulgatrice digitale che ha spiegato come si lavora oggi con gli artisti contemporanei e viventi. Significa avere un rapporto diretto con l’artista senza un tramite, non esiste un curatore che spiega una volta che l’artista è morto ciò che l’artista pensava o voleva trasmettere attraverso le sue opere, verità che poi vengono tramandate senza che lo stesso autore abbia voce in capitolo. Nasce da qui l’importanza di creare un rapporto diretto e di dare spazio anche e soprattutto agli artisti viventi. Lavorare con un’artista contemporaneo significa invece averlo presente, significa a volte scontrarsi e significa molto spesso farsi da parte.

Federico Lopes ancora giovanissimo, ma certo del suo cammino in campo artistico ha presenziato alla mostra d’arte internazionale sull’ambiente con l’opera dal titolo La bellezza perduta (olio su tela, 70x100). Una suggestiva panoramica su Cavaglia eseguita in diverse tappe tra il 2021-2022. La grande tela realizzata alla ricerca spasmodica del più minimo dettaglio – caratteristica che contraddistingue l’attività pittorica del giovane artista riconducibile all’iperrealismo – è stata presentata per la prima volta al grande pubblico in occasione dell’esposizione nel capoluogo lombardo.

La bellezza perduta è un’opera dedicata all’ecosostenibilità e al rapporto uomo-ambiente. Attraverso il dipinto l’artista vuole sensibilizzare in merito all’importante tematica relativa lo scioglimento dei ghiacciai, riproducendo la bellezza della natura ormai perduta che si manifesta attraverso lo scioglimento inesorabile dei ghiacciai della Svizzera e di tutto il mondo. L’umanità è di fronte a un bivio. È giunto il momento di agire e correre ai ripari. Non si può più aspettare. In quest’epoca travagliata, l’uomo non è lasciato solo né tantomeno abbandonato a sé stesso nel proprio destino, il Tutto veglia su di lui e lo sta a guardare come una madre attenta osserva suo figlio in bilico mentre impara a camminare, rischiando di cadere. L’opera La bellezza perduta vuole essere un monito all’umanità e nel contempo trasmettere fiducia nella sorgente vitale da cui tutti siamo nati e a cui tutti faremo ritorno. Ognuno può fare la propria parte in questo mondo, ognuno può essere protagonista nelle piccole azioni di tutti i giorni, ognuno di noi con il proprio comportamento può fare la differenza. Be the Change – come d’altra parte suggerisce il titolo della stessa mostra d’arte internazionale, ossia sii il cambiamento – sii ambasciatore del cambiamento attraverso la tua arte, il tuo agire e il tuo essere parte di questo mondo.

In conclusione, così Federico Lopes al termine dell’esposizione: “Personalmente trovo che questa sia un’altra occasione per poter portare la mia arte in un luogo internazionale, conoscendo nuovi artisti e personaggi legati al mondo dell’arte. Lo stile artistico da me utilizzato si rifà all’iperrealismo, un movimento pittorico che si è sviluppato attorno al 1970 in particolar modo negli Stati Uniti. Questo stile pittorico a cui mi ispiro non significa soltanto riprodurre un paesaggio o dei corpi in maniera veritiera facendo uso di determinate tecniche pittoriche come quella fotografica, ma significa anche e soprattutto possedere un’abilità esecutiva che ti permette di raffigurare le immagini come lo sono in realtà. È una ricerca continua la mia, un perfezionamento che avviene principalmente attraverso lo studio artistico accademico, ma sono indispensabili anche altre doti come la pazienza, la costanza e la tenacia, non da ultimo l’esperienza diretta in campo”.

La mostra d’arte internazionale Be the Change resterà aperta al pubblico fino al 4 febbraio 2023.

Galleria fotografica a cura di Maria Svitlychna

Redazione 150
Comunicato stampa
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