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Copyright Mamme SottoSopra

Sei una mamma SottoSopra? Non sei l’unica!

Mamme SottoSopra è un gruppo di auto-aiuto fondato nella primavera 2017 da Anna Capelli, Cristina Luminati, Cristina Rossi e Katia Mirandola. Mercoledì 21 marzo si è svolta a Poschiavo presso il Centro Sanitario Valposchiavo una conferenza diretta dal dottor Justus Pankok riguardante la depressione post-parto e durante la serata il gruppo si è presentato ufficialmente.

Anna Capelli, Cristina Luminati, Cristina Rossi e Katia Mirandola sono quattro mamme che hanno attraversato un periodo negativo dopo la gravidanza e che hanno deciso di mettersi in gioco aiutando altre mamme a superare i momenti difficili.

In merito a questa situazione personale e intima, il dottor Pankok asserisce: «La depressione si può manifestare in gravidanza o dopo il parto. La futura mamma non si sente bene, è a disagio, non percepisce la gioia che dovrebbe sentire e soprattutto tiene tutto dentro e non manifesta il suo malessere. Subentra l’apatia e la tristezza. Le persone che stanno vicino alla neomamma (famigliari, medici, ostetriche, consulenti materne, o infermieri) devono imparare a captare le minime variazioni di umore e avere un dialogo con queste madri. La gravidanza e la nascita del bambino sono eventi molto importanti e per le donne di regola è un momento felicissimo, ma per alcune (più di quelle che si pensi) non è così. Le cause di questo sconforto possono essere svariate, oltre ai cambiamenti ormonali rilevanti che incidono sull’umore, e il grande mutamento di stile di vita, ci possono essere dei problemi emotivi, dei problemi economici, o col partner, o con i famigliari, oppure la mamma ha l’impressione che non sia il momento giusto. Sono tutti fattori che favoriscono la solitudine e questo è il problema maggiore di queste donne. Si vergognano di parlare di questi stati d’animo non positivi, anche perché non vengono capite. La malattia psichica è un male invisibile e spesso si ottiene incomprensione. L’iniziativa del gruppo di auto-aiuto Mamme SottoSopra è straordinaria, perché è composto da donne che hanno vissuto sulla propria pelle queste esperienze negative. Per la Valposchiavo è un sostegno di enorme importanza da non sottovalutare o dare per scontato. Loro collaborano con gli specialisti ed è una risorsa preziosa».

Spesso si pensa alla nascita di un bambino solo in modo positivo e si cerca di nascondere invece i momenti complicati. In realtà la propria vita subisce uno stravolgimento e approdano le insicurezze. Nei quindici giorni subito dopo il parto ci possono essere dei momenti di sconforto che non significano «depressione» in quanto esce la nostra parte emozionale. Avere un bambino non è sempre facile perché ci si trova di fronte all’incertezza e l’aiuto dei famigliari o di altre persone vicine può fare tanto. Il gruppo aiuta a sentirsi meno sole in quanto ci si può confrontare con le realtà di altre mamme che raccontano la loro esperienza personale.

Cristina Luminati, fondatrice del gruppo Mamme SottoSopra, spiega: «Durante la gravidanza e dopo il parto veniamo riempite di informazioni e quindi se non riesci a fare qualcosa in quel determinato modo scatta il senso di inadeguatezza. La vita con l’arrivo di un figlio cambia radicalmente e la società al giorno d’oggi pretende molto. Bisogna gestire bambini, casa, lavoro e non è affatto facile e scontato. La società purtroppo pretende che si abbia tutto sotto controllo. Lo scopo del nostro gruppo è quello di stare vicino alle mamme in depressione o in fase di elaborazione. Occorre far sapere alla neomamma che non è l’unica persona in difficoltà».

Lo scopo fondamentale del gruppo è di dare aiuto e di creare una catena di mani che possano continuamente aiutare le altre mamme durante il periodo di depressione o elaborazione. Viene creato una sorta di cerchio femminile dove ci si può sentire protette anche dal giudizio, spesso affrettato e superficiale, degli altri. Il tema depressione è considerato ancora tabù, perché di fronte agli occhi degli altri si deve sempre apparire bene.

Il gruppo è aperto a tutti: alle mamme in depressione o in fase di elaborazione e ai famigliari. Questi ultimi svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutare la persona depressa e,partecipando agli incontri, possono capire meglio cosa sta succedendo alla persona cara. Inoltre accade che a volte la persona depressa non se la senta di partecipare e quindi il famigliare può portarle le informazioni. Gli incontri mensili vengono svolti presso una sala in via Clalt 3 a Poschiavo.

Cristina Luminati afferma: «A volte il gruppo spaventa e quindi noi siamo disposte a svolgere colloqui individuali o colloqui telefonici. A volte si incontrano difficoltà a raccontare al gruppo il proprio vissuto».

Occorre avere la consapevolezza che nella vita ci possono essere momenti negativi di cui non bisogna spaventarsi. Questi momenti vanno elaborati e affrontati per ritrovare il sorriso e il cielo azzurro. Il gruppo Mamme SottoSopra aiuta attraverso le varie esperienze a ritrovare la gioia interiore.

E come disse il Mahatma Gandhi, «la vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia».

Visita il sito: www.mammesottosopra.ch

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Serena Visentin
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