Via pesticidi a Malles
- 19-12-2019
Un paese lotta fermamente contro l’uso di pesticidi in agricoltura
In tutta Europa c’è grande ammirazione per il paese di Malles in Alto Adige, dove la grande maggioranza della popolazione si è espressa per un’agricoltura biologica, bandendo completamente i pesticidi.
Quella gente è veramente ammirevole. Questo mi viene da dichiarare dopo aver visto il filmato sulla storia di questo Paese che vuole essere a tutti i costi biologico nella produzione agricola.
Giovedì scorso, 12 dicembre 2019, organizzato dal Polo Poschiavo – in collaborazione con la «Fundaziun Pro Terra Engiadina» e con il sostegno del Dipartimento federale dell’ambiante, dei trasporti, dell’energia e delle comnicazioni – è stato presentato il documentario «Il miracolo di Malles», iniziato dapprima con una introduzione di Cassiano Luminati per il Polo Poschiavo. Alla manifestazione ha partecipato un buon numero di persone.
Una storia affascinante quella di Malles, dove è stata messa in luce la grande volontà della gente nel contrastare l’uso dei pesticidi nelle colture. Nello stesso citato documentario si è vista la mastodontica nuvola che emanano i macchinari che spruzzano pesticidi nei paesi vicini.
Malles è un paese dell’Alta Val Venosta e conta oltre 5'000 abitanti. Fa parte della Provincia autonoma di Bolzano e della Regione Trentino-Alto Adige. La loro lingua madre è il tedesco, ma a scuola viene insegnato anche l’italiano. Questi paesi furono acquisiti dall’Italia, verso la fine della Prima guerra mondiale.
I cittadini di Malles hanno formato un gruppo per lottare contro l’uso dei pesticidi, con la ferma volontà di volere un paese totalmente ecologico. Tutto questo per la salute dei cittadini perché i pesticidi fanno danni all’ambiente abitativo, ma anche a tutta la natura e i suoi esseri viventi. Si decide a questo proposito di indire un referendum. Prima dello stesso, il gruppo di lotta si è organizzato con una vasta pubblicità attraverso numerosi striscioni in tela bianca, con rispettivi testi, oltre alla costruzione di alcuni pupazzi bianchi, tutti muniti con maschera di protezione e rispettivo cartello con la scritta «Liberi dai pesticidi». Al referendum del 2014 ha partecipato il 70% dei votanti, i quali hanno deciso con grandissima maggioranza, il 74%, che nella loro agricoltura non vi sia l’appoggio dei pesticidi.