Reparto protetto
- 06-06-2019
Un particolare ambiente in Casa Anziani Poschiavo
Al primo piano della Casa Anziani Poschiavo è stato realizzato, già durante lo scorso mese di marzo, un Reparto protetto dedicato agli ospiti con particolari sensibilità fisiche e motorie. Sabato 1º giugno 2019 vi è stata l’apertura ufficiale.
L’ambiente abitativo è veramente molto speciale e arredato in modo che questi ospiti, fisicamente deboli, possano trovarsi come fossero a casa propria. Oltre alla parte abitativa, quello che forse più di tutto è determinante consiste nella sensibilità gentile e fraterna del personale di servizio. Una buona parola, una carezza, una rassicurazione, sono valori veri che appagano moralmente la persona ospitante, che con ciò si sente amata e spiritualmente tranquilla. Quindi va bene il locale ben allestito in ogni particolare, aiuta anche quello, ma soprattutto è necessaria una buona dose di amore verso il prossimo. Questo è quello che conta in modo indispensabile.
Il Reparto protetto, ubicato al primo piano dell’ala ovest della Casa Anziani, dispone di una propria porta d’entrata. Il primo impatto abitativo, molto accogliente, consiste nel «Salotto di riabilitazione cognitiva». Si tratta di uno spazio arredato a colori vivaci, i quali stimolano la produttività e la concretezza. È un luogo di lettura e conversazione ed è equipaggiato da giochi da tavola, che hanno la funzione di esercitare la memoria. Un particolare molto importante è il piccolo vivaio, che conferisce tranquillità e soprattutto curiosità da parte dell’ospite nell’osservare il movimento dei pesciolini, in mezzo alle colorate piante acquatiche.
Il Reparto protetto non è un luogo di immobilità, come si potrebbe supporre. Tutt’altro. È molto ricco di attività stimolanti e soprattutto è sostenuto da un personale che possiede grandi doti di sensibilità umana e soprattutto è dedito a quell’amore vero, come scrive Paolo – apostolo per chiamata scelto per annunciare il Vangelo di Dio – «Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10).