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Sistema e-voting: Governo lo affida alla Posta

Il Governo retico ha conferito alla Posta Svizzera l'incarico per un nuovo sistema di e-voting: l'introduzione del voto elettronico nel Cantone dei Grigioni avverrà a tappe a partire dal 2020.

Con la revisione parziale della legge sui diritti politici, il 12 febbraio 2018 il Gran Consiglio ha creato le basi giuridiche necessarie per l'introduzione dell'e-voting. Successivamente la Cancelleria dello Stato ha avviato la procedura di appalto pubblico per un sistema: "l'offerta presentata dalla Posta Svizzera SA soddisfa appieno i requisiti posti", si legge nella nota odierna della Cancelleria dello Stato.

Voto elettronico a partire dal 2020 

Secondo quanto previsto, l'introduzione e l'estensione dell'e-voting avverrà a tappe: nel 2020 è prevista una fase pilota che coinvolgerà presumibilmente sei comuni: "quali saranno non è ancora stato definito, - spiega il cancelliere Daniel Spadin raggiunto da Keystone-ATS - ma si tratterà di comuni di diverse dimensioni e in tutte e tre le regioni linguistiche".

Dal 2021 seguirà l'estensione progressiva ad altri comuni interessati, che potranno decidere in autonomia se e in quale misura introdurre il sistema: "il Consiglio comunale decide l'introduzione o meno del voto elettronico, non vi è alcun obbligo di adottarlo". L'estensione dipende da quanti aventi diritto di voto si annunceranno effettivamente per l'e-voting.

"Il costo una tantum per l'introduzione ammonta a circa 160'000 franchi - spiega ancora Spadin - mentre i costi operativi annuali a 600'000: si tratta di un massimale stimato qualora tutti i Comuni del Cantone e tutti i votanti utilizzino il sistema in quattro votazioni all'anno".

Dal 2010 a giugno 2015, nel quadro del consorzio Vote Électronique (VE) a cui hanno partecipato altri otto Cantoni, i Grigioni avevano già introdotto con successo l'e-voting per i propri cittadini all'estero in occasione di 18 chiamate alle urne federali e cantonali e delle elezioni del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati del 2011. Il consorzio è poi stato sciolto a fine 2015, dopo che il Consiglio federale, a causa di una falla nella protezione del segreto del voto, aveva negato ai Cantoni la possibilità utilizzare il sistema impiegato da VE per le elezioni del Consiglio nazionale 2015.

Attualmente al voto elettronico hanno aderito 9 Cantoni e sono attivi sul mercato svizzero due offerenti di un sistema di e-voting, ossia il Canton Ginevra e La Posta. Al primo, oltre al Cantone lemanico hanno aderito Berna, Lucerna, Basilea Città (che dal 2019 passerà al sistema della Posta), Argovia e San Gallo; al secondo, Friburgo, Neuchâtel e Turgovia. A Glarona, come nei Grigioni, si è già deciso di introdurre l'e-voting, ma il sistema non è ancora operativo.

Redazione 150
Keystone-ATS
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