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Riccarda Marghitola Presidentessa F6453

Un villaggio tra le nuvole ma coi piedi per terra

Fondata da Arnoldo Marghittola e da Marco Negretti nel 1968, l’associazione no profit Pro Landarenca ha organizzato una serie di occasioni festive per celebrare il cinquantesimo anniversario di appassionato lavoro a sostegno della vivibilità del nucleo abitativo posto a 1272 m.s.l.m. sopra Selma.

Domenica 19 agosto il Parco Larécc, creato dalla stessa Pro, si è animato di voci, giochi, gustosi rinfreschi e tanta musica allegra della Bau Band. Anche il pittoresco centro abitato, caratterizzato dalle balconate a terrazzo delle abitazioni, unite tra loro da un sentiero comune, offriva intrattenimenti musicali, chiacchiere allegre e gustose specialità locali. I bambini correvano felici inseguendo gli indizi, abilmente nascosti tra i punti più significativi del paese, per completare la scheda della caccia al tesoro. Gli adulti e i ragazzi sembravano davvero sereni anche quando, verso le 17:00, un temporale in arrivo ha convinto i più a rientrare con la funivia - per l’occasione gratuita - lasciando il piccolo angolo di paradiso, ancora risuonante delle allegre note della Bau Band.

Ilda Marghittola, figlia di Arnoldo e storica prima Presidentessa della Pro Landarenca, da noi intercettata in uno dei suoi frenetici spostamenti a scopo organizzativo, raccontava di come l’associazione fosse nata per la necessità di far fronte ai bisogni essenziali della comunità di Landarenca, che ai tempi era priva un’amministrazione politica. Gli abitanti e gli affezionati al paese, si sono così rimboccati le maniche, analizzando la situazione, trovando le soluzioni e realizzandole, anche grazie all'aiuto economico dei molti sostenitori privati che ancora oggi vengono da tutta la Confederazione, animati da una sorta di innamoramento per il paesaggio e l’atmosfera serena che si respira a Landarenca.

Anche se oggi il paese è entrato a far parte del Comune di Calanca, la Pro Landarenca non smette di guardare ancora più in su dei suoi 1272 m.s.l.m. pur mantenendo i piedi per terra. L’attuale Presidente, la signora Riccarda Marghitola, esprimendosi a nome dell’intera associazione, ci parlava di progetti molto concreti e consapevoli del bisogno di garantire una vita sostenibile a coloro che hanno deciso di continuare a vivere in questo luogo. Unico modo per garantire la sopravvivenza del nucleo abitato sarebbe il suo, almeno parziale, ripopolamento. Per ottenere questo obiettivo è necessario avere uno sguardo realistico sulla situazione, disposto anche a rinunciare alle idilliache, ma restrittive, condizioni di pace totale proprie alla vita eremitica. Ma Landarenca non è un luogo da eremo: la funivia, attiva 24 ore su 24, garantita dal Cantone grazie all’impegno dell’associazione, permette di accedere in pochi minuti alla strada cantonale consentendo a chiunque di spostarsi agevolmente per motivi di lavoro o impegni e divertimenti di qualunque altro genere.

A Landarenca c’è un Ostello attrezzato per accogliere gruppi, c’è un ristorante gestito da Valentino e Noemi che si prendono cura dei clienti con grande cordialità e qualcuno ha persino deciso di costruire la propria attività in loco, come nel caso di Giorgio e Rita Spadini che, con la loro Azienda Agricola, danno anche un importante supporto al mantenimento di prati e di boschi. Certo non si intende trasformare Landarenca in una metropoli, non esistono nemmeno le condizioni territoriali per farlo, ma bisogna risolvere il problema dell’accesso al piano da parte di mezzi di trasporto, almeno per quanto riguarda le necessità di manutenzione e ristrutturazione di edifici come per l’eventuale trasporto di merci destinate all'approvvigionamento o al piccolo commercio di negozi ed esercizi pubblici locali. Senza una strada i costi per qualunque operazione costruttiva diventano proibitivi e Landarenca non vuole diventare uno spazio d’élite, ma nemmeno un museo diroccato all'aperto. Così, dopo aver creato il bellissimo Parco Larécc, garantita la manutenzione dello spazio verde, dei sentieri, dei viottoli e degli antichi edifici come la Chiesa dei Santi San Bernardo e Nicolao - ricostruita sull’aula romanica nel 1626 - o dell’oratorio di San Gottardo con la sua pietà tardo gotica, il compito dell’associazione è quello di dare visibilità a Landarenca continuando a organizzare feste ed eventi che facciano conoscere questo angolo di paradiso ad un pubblico rispettoso e consapevole della fatica di mantenere una tale bellezza.

Oltre a questo, però, ci vorrà ancora un grande impegno per trovare sostegni economici e validi progetti atti alla soluzione dei problemi, come quello citato dell’accessibilità limitata, ancora irrisolti. Tanto è stato fatto negli scorsi cinquant'anni e ancora tanto si farà nei prossimi.

Grigione Margherita Gervasoni 2023
Margherita Gervasoni
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