
Aumento della pressione venatoria nei Grigioni
L'elevato numero di ungulati nei Grigioni e il loro forte impatto sui boschi rende necessario un aumento della pressione venatoria, in particolare su cervi e caprioli, ma in alcuni casi anche su camosci e cinghiali.
Nonostante nel 2020 siano stati abbattuti un po' più cervi del previsto, spiega in un comunicato l'Ufficio per la caccia e la pesca retico, i problemi rimangono molto gravi in particolare nelle zone Prettigovia/Herrschaft, Valle grigione del Reno, Schanfigg, Domigliasca/Heinzenberg nonché in parte anche in Mesolcina/Calanca e nel Grigioni centrale e richiedono una riduzione degli effettivi.
Durante la caccia di quest'anno nell'intero territorio cantonale dovranno essere abbattuti complessivamente 5'565 cervi (2020: 5'560). L'obiettivo del piano sarà raggiunto se verranno abbattute almeno 3'177 femmine (2020: 3'154). Inoltre in determinate regioni forestali dovrà essere intensificata anche la caccia al capriolo e al camoscio, sottolineano le autorità grigionesi.
Oltre a questo, gli effettivi di cinghiale in Bassa Mesolcina sono in forte crescita e sono fonte di importanti conflitti con l'agricoltura. Perciò sono state adottate diverse misure per stabilizzare l'effettivo e per evitare un ulteriore aumento.