Quante novità al Museo Segantini di St. Moritz
Dopo la chiusura per i lavori, dalla scorsa settimana i visitatori del Museo Segantini di St. Moritz possono tornare ad ammirare la più completa e significativa collezione di opere del grande innovatore della pittura alpina, che tra l’Engadina e Soglio trascorse gli ultimi anni della propria vita. Il pubblico trova novità rilevanti: sono stati realizzati un piccolo caffè, una sala polivalente da adibire al lavoro con le scolaresche, alle conferenze e alle riunioni così come nuovi locali di deposito. Inoltre sono stati modernizzati gli impianti d’illuminazione, di climatizzazione e di sicurezza. «Si noterà la diversa illuminazione e la qualità dei colori sulle pareti e ci sarà la possibilità di sedersi al caffè con una finestra che si affaccia sul panorama dei monti e soprattutto vedere direttamente da questo locale lo Schafberg, il luogo in cui Segantini è morto», spiega la direttrice artistica Mirella Carbone. Ogni anno i visitatori sono circa venticinquemila e l’obiettivo è continuare a crescere, anche grazie a iniziative come la mostra temporanea dedicata a Segantini come ritrattista che si svolgerà nella prossima estate. Alla valenza culturale si affianca quella per il turismo, come ha sottolineato in occasione della riapertura Jon Domenic Parolini, presidente del governo e capo del Dipartimento della Cultura del Canton Grigioni. «Il Museo Segantini è molto importante per l’attrattività turistica e la cultura della regione, perché Giovanni Segantini ha vissuto a Savognin e in Alta Engadina». Senza dimenticare il legame con Soglio e le altre esperienze artistiche della Bregaglia. «Giovanni Segantini era amico di Giovanni Giacometti: anche i Giacometti sono molto importanti per la cultura grigionese».